A Cop29 ci sono più lobbysti del petrolio che dei Paesi più colpiti dalla crisi climatici

Si mimetizzano tra i delegati al bar, nelle hall della sede di Cop29, la conferenza dell'Onu sul clima. Qualcuno riesce a infilarsi nelle sale negoziali. Stringono mani, supportano i negoziatori nell'immane lavoro di semplificazione dei testi, proponendo sintesi, compromessi, suggerimenti interessati. La coalizione Kick big polluters out (Kbpo, Fuori i grandi inquinatori), che raccoglie 450 organizzazioni non governative a livello mondiale, ha fatto i conti. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre testate

Al vertice di Baku delle Nazioni Unite negoziatori al lavoro e parti ancora distanti. Le cifre indicate da un gruppo di esperti indipendenti quantificano il nuovo obiettivo di finanza climatica in 1.300 miliardi di dollari all'anno, da mobilitare entro il 2035 (Sky Tg24 )

Nel suo discorso Meloni tira fuori una “ricetta” per la transizione fatta di svariate cose diverse, ma unite dalla stessa caratteristica: l’inutilità ai fini della transizione. (Il Fatto Quotidiano)

questo Vertice, per cui ringrazio la Presidenza Azera, è chiamato a dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. L’impegno è futile: il pianeta non ha un termostato regolabile a piacere e, inoltre, un mondo più caldo potrebbe essere un mondo migliore. (Nicola Porro)

Cop29, l'appello degli scienziati ai governi: "Basta con le bufale sul clima nei social network"

Qualche cifra sulla finanza climatica di cui si discute a Cop29, la conferenza sul clima dell'Onu in corso in Azerbaijan, c'è. Il nuovo obiettivo comune di finanza climatica (Ncqg), il tema di questa Conferenza delle parti, comincia, così, a prendere forma. (WIRED Italia)

BAKU. Un "serpente nero", così lo hanno ribattezzato gli attivisti, si aggira per i padiglioni della Cop29 di quell'Azerbaijan dove petrolio e gas, per dirla con le parole del presidente azero Ilham Aliyev, sono un "dono di Dio". (la Repubblica)

Per questo durante la Cop29 e dopo la rielezione del negazionista Donald Trump, e mentre il prestigioso giornale The Guardian ha deciso di abbandonare quell'X di Elon Musk che continua a veicolare false informazioni, un gruppo di quasi cento scienziati ed esperti di clima ha deciso di lanciare un appello per chiedere ai governi di agire contro la disinformazione climatica nei social media. (la Repubblica)