Il Vaticano è in deficit, il Papa scrive ai cardinali: “Uno sforzo per azzerare il disavanzo, tagliare il superfluo e ridistribuire i ricavi”

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la Repubblica ESTERI

Con un’iniziativa più unica che rara papa Francesco ha scritto una lettera all’intero collegio cardinalizio per chiedere, sulla scia della riforma delle finanze vaticane avviata dopo il Conclave del 2013 e portata avanti nonostante qualche “tentazione di immobilismo e rigidità”, uno “sforzo ulteriore” per l’azzeramento del deficit, la “riduzione dei costi”, una “gestione trasparente” capace anche… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Nonostante le difficoltà «e, a volte, quella tentazione di immobilismo e rigidità di fronte al cambiamento, tanti sono stati i risultati conseguiti in questi anni» di riforme. E invocare una spending review. (La Stampa)

Il Papa scrive ai cardinali e chiede "uno sforzo ulteriore da parte di tutti affinché un deficit zero non sia solo un obiettivo teorico, ma una meta effettivamente realizzabile". (L'HuffPost)

In più di un'occasione Francesco ha citato il detto secondo cui il denaro è lo "sterco del diavolo", tuttavia le questioni economiche stanno a cuore al Papa. In essa il Pontefice ha rivendicato le riforme del suo pontificato e le ha messe in continuità con le richieste avanzate da diversi cardinali nelle congregazioni generali del Conclave che si concluse con la sua elezione. (il Giornale)

Lo ha fatto pubblicamente: il testo, infatti, è stato integralmente pubblicato dalla Sala stampa vaticana. Deficit zero. (L'HuffPost)

«Il servizio deve essere realizzato con spirito di essenzialità, evitando il superfluo e selezionando bene le nostre priorità, favorendo la collaborazione reciproca e le sinergie. Papa Francesco ha deciso di scrivere ai cardinali per chiedere uno sforzo in più e stringere la cinghia «affinché un deficit zero non sia solo un obiettivo teorico, ma una meta effettivamente realizzabile». (Open)

Papa Francesco - con una lettera inedita - ha informato i cardinali del Collegio Cardinalizio che la musica è definitivamente cambiata e che ora si aspetta da tutti un cambio di passo. Il Vaticano è in bolletta, da tempo sta facendo fronte ad una situazione critica che ha portato al contenimento dei costi, al taglio delle spese superflue, a politiche finanziarie unitarie. (ilmessaggero.it)