L’accordo Ue-Mercosur a un passo dalla firma, agricoltori francesi sulle barricate

Gli agricoltori sono di nuovo sul piede di guerra, quasi un anno dopo le grandi manifestazioni del gennaio scorso. I francesi guidano la rivolta europea, la Francia è il primo produttore agricolo e il primo beneficiario della Pac. La ragione è l’imminenza della firma del trattato di libero scambio tra Ue e Mercosur sull’agricoltura, la conclusione di una trattativa iniziata 25 anni fa tra Bruxelles e i paesi dell’America Latina del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia), un trattato che riguarda 800 milioni di persone e un volume di scambi di 40-45 miliardi, il più importante mai firmato finora da Bruxelles. (il manifesto)

Su altri giornali

Senza la garanzia della reciprocità delle regole, l’accordo Mercosur non può essere sottoscritto, poiché causerebbe gravissimi danni all’agroalimentare italiano ed europeo, con potenziali rischi anche per la salute dei consumatori. (TargatoCn.it)

Sarebbe dovuto essere il palcoscenico ideale: un G20 in Sudamerica, lo sfondo della spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro rivolta verso l’Europa, e il padrone di casa, il presidente brasiliano, che avrebbe messo fine a 25 lunghissimi anni di trattative. (La Stampa)

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IL VIDEO. Tornano i trattori, prostesta degli agricoltori francesi e tedeschi

La protesta dei trattori è tornata con la manifestazione degli agricoltori francesi e tedeschi sul Pont de l'Europe a Strasburgo, che collega Francia e Germania. Una mobilitazione che si sta allargando, l'alleanza sindacale di maggioranza FNSEA-JA ha infatti lanciato più di 80 azioni simboliche, preludio ad un nuovo ciclo di mobilitazione per chiedere sostegno per il settore agricolo in grande sofferenza. (il Dolomiti)

Ma per chiudere l’Accordo di libero scambio Ue-Mercosur – sempre se Ursula von der Leyen riuscisse nell’impresa di strappare il sì a Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay – alla fine servirà l’approvazione anche dei Paesi membri. (EuNews)

Gli agricoltori francesi ieri hanno riacceso le proteste, a quasi un anno dal … (Il Fatto Quotidiano)