Tregua in Libano, Meloni: "Italia guida per le forze armate di Beirut"
Giorgia Meloni L'Italia deve continuare a svolgere un ruolo chiave e di guida a sostegno delle forze armate in Libano: con queste parole il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha salutato il primo giorno di tregua tra Israele e Libano. Il cessate il fuoco offre ora l'opportunità per la stabilizzazione del confine tra i due Paesi e il ritorno degli sfollati alle loro case. Sostiene Meloni: "La piena applicazione della risoluzione 1701 costituisce la strada maestra per giungere a questo obiettivo. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Hanno cominciato gli azzurri sulla Rai (decisione su cui, come vedremo sul Fatto di domani, pesa il fiato sul collo della famiglia Berlusconi). VOLANO STRACCI NEL GOVERNO: MAGGIORANZA SOTTO SUL CANONE RAI E SULLA SANITÀ IN CALABRIA. (Il Fatto Quotidiano)
C’è ancora una possibilità di discussione alla Camera, ma l’emendamento per la riduzione a 70 euro del canone RAI anche per il 2025 è uscito sconfitto dalla commissione Bilancio al Senato. (DDay.it)
"L'annuncio del cessate il fuoco" in Libano "è uno sviluppo molto importante e positivo, è un punto di partenza e non di arrivo, dobbiamo cogliere questa opportunità, lavorare ora con convinzione a una stabilizzazione a lungo termine del confine israelo-libanese che permetta a tutti gli sfollati, sia israeliani sia libanesi, di tornare alle proprie case in sicurezza". (ilmattino.it)
“Non giova a nessuno”. È furiosa Giorgia Meloni, quando si rende conto che quello che Palazzo Chigi ha provato a evitare fino all’ultimo momento utile, alla fine è successo. (L'HuffPost)
L’intervento di Gasparri è durato cinque minuti e ha spaziato dalla politica interna a quella europea, ha tirato in ballo Cafiero de Raho, e finalmente ha parlato della Rai: “Non è su questo che si fonda il patto di governo, ma sul taglio delle tasse, che noi faremo. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo la bocciatura della riduzione del canone Rai - con Forza Italia che ha votato, insieme al centrosinistra, contro l'emendamento al decreto fiscale del leghista Giorgio Maria Bergesio - una scena simile si è ripetuta poco dopo sempre dentro la commissione Bilancio al Senato, ma a parti invertite: la Lega si è infatti astenuta a una variazione parlamentare proposta da Fi, a firma di Adriano Paroli e Claudio Lotito sui bilanci della sanità in Calabria, con le forze di opposizione che hanno invece votato compattamento contro. (il Giornale)