Etna, dopo lo spettacolo torna l’incubo cenere

Il bollettino Ingv. CATANIA – “Un anno di cenere.

A partire dalle 11.25 si è registra un’anomalia termica localizzata alla base sud orientale del cratere di Sud Est, a circa 3.000 metri di altezza, in corrispondenza della quale viene emessa una modesta quantità di cenere

L’eruzione dell’Etna di ieri segna infatti quasi l’anniversario della prima forte eruzione del 16 febbraio 2021 e torna per gli agricoltori l’incubo della cenere sulle colture”. (Livesicilia.it)

Su altri giornali

Nessuna variazione significativa è invece stata osservata nelle serie temporali della rete Gnss. E’ quanto emerge dalle osservazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania (Gazzettinonline)

Fenomeno considerato non tanto tipico dell’attività dell’Etna, ma piuttosto dei vulcani “violenti” in Indonesia, Giappone, Sud America o magari anche del Vesuvio (che però dorme profondamente), i flussi piroclastici sono una sorta di valanghe di gas caldo cariche di frammenti di lava, e sono il fenomeno più letale e distruttivo che un vulcano possa produrre. (MeteoWeb)

Si tratta di un fenomeno rarissimo, chiaramente visibile in queste immagini. Nel fulmine vulcanico c'è una differenze di potenziale dei lapilli all’interno della nube vulcanica (La Sicilia)

Anche l’attività infrasonica ha raggiunto valori molto elevati ed è localizzata al cratere di Sud Est. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania segnala che l’ampiezza media del tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori molto elevati. (Il Fatto Vesuviano)

L’eruzione si è prodotta dal cratere sud-est, a una quota di circa 2’900-3'000 metri. L'Etna giovedì sera (RSI.ch Informazione)

Boris Behnke, dell'Ingv, ha dichiarato che si tratta di un fenomeno non comune. Nel 2021, 2015 e 2013 sono stati osservati fenomeni simili sull'Etna, che provocano anche dei fulmini. (Corriere TV)