Borsa: Milano chiude in calo, Ftse Mib -0,12%

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QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

La Borsa di Milano ha chiuso in calo con il Ftse Mib in ribasso dello 0,12% a 33.840 punti. Sul listino pesano i titoli del settore auto con Stellantis in calo dell'1,5%, Ferrari dell'1,24% e Pirelli dell'1,2 per cento. Maglia nera del listino però è Nexi (-3,11%). Si sono mantenute in deciso rialzo invece Prysmian (+2,11%) e Unicredit (+1,64%) con la partita per Commerzbank sempre più calda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Variazioni minime per il FTSE Italia Mid Cap (+0,02%) e per il FTSE Italia Star (+0,08%). Alle ore 09.15 il FTSEMib perdeva lo 0,49% a 33.716 punti, mentre il FTSE Italia All Share registrava un calo dello 0,46%. (SoldiOnline.it)

Le auto frenano la Borsa di Milano che chiude in calo dello 0,12% ma riesce a far meglio del resto dell'Europa, grazie all'andamento controcorrente dei titoli del settore banche. A Piazza Affari però solo Nexi scivola (-3,11%) mentre Unicredit svetta con un +1,64 per cento. (Tiscali Notizie)

Parigi cede lo 0,5%, Francoforte lo 0,4% mentre Milano (-0,05%) e Londra (+0,07%) oscillano attorno alla parità. Borse europee deboli nei primi scambi della mattinata, con le preoccupazioni sul quadro macroeconomico che frenano gli investitori in attesa di nuove indicazioni da parte delle banche centrali sulla riduzione del costo del denaro. (Tuttosport)

Il Ftse Mib registra una flessione dello 0,12% chiudendo a 33.840 punti. I listini del Vecchio Continente terminano la giornata in calo, con vendite concentrate su banche, assicurazioni e servizi finanziari. (Tutto Juve)

In una seduta priva di grandi spunti l’avvio incerto di Wall Street (dopo gli ennesimi record di ieri da parte di DJ e S&P 500) ha depresso oggi i listini europei, che chiudono in lieve calo. Resta sullo sfondo un quadro geopolitico sempre più deteriorato, a causa dell’inasprirsi delle guerre in corso, mentre pure la Cina ha deciso di testare un missile balistico intercontinentale nel Pacifico per la prima volta dal 1980. (FIRSTonline)

L’istituto guidato da Andrea Orcel ha comunicato di aver avviato il processo di internalizzazione del business bancassurance vita in Italia attraverso la disdetta degli accordi in essere con CNP Assurances. (SoldiOnline.it)