Chi era Gianni Celati, lo scrittore che ascoltava la lingua dell’aria aperta
Una lingua è qualcosa che ci sta sempre intorno, e, quando siamo fortunati, ci stiamo completamente dentro.
Ma per Celati anche la lingua si captava dall’aria, origliando o no, o meglio, forse la lingua era un’altra forma di aria aperta.
Cosicché quando siamo arrivati dall’altra parte eravamo un po’ provati, un po’ malmessi sia come umore che come tenuta fisica».
Cosa sia stato conoscere Gianni Celati è per me una cosa difficilissima da dire. (Domani)
Ne parlano anche altre fonti
"E' stato uno dei maggiori narratori del Novecento e protagonista di una stagione letteraria e creativa della Bologna tra gli anni ’70 e ’80 indimenticabile. Lasciata la docenza, si stabilisce a Brighton, in Inghilterra, dove è morto. (BolognaToday)
Gianni Celati a Venezia nel 2005 in occasione del Premio Campiello - Ansa. Celati era nato a Sondrio il 10 gennaio 1937. (Avvenire)
La notizia della scomparsa è stata confermata all'Adnkronos dall'amico scrittore Daniele Benati, nella cui casa di Reggio Emilia Celati era ospite ogni volta che tornava in Italia. Leggi anche Addio a Gianni Celati, narratore irrequieto di novità. (Adnkronos)
È morto Gianni Celati, scrittore, critico letterario e traduttore. Aveva 84 anni e da tempo viveva a Brighton, in Inghilterra. (ilmattino.it)
Da tempo malato, lo scrittore era caduto accidentalmente nello scorso settembre, fratturandosi il femore e quindi necessitando di un ricovero ospedaliero. Tra le sue opere più note: "Narratori delle pianure" (1985, premi Cinque Scole e Grinzane Cavour), la trilogia "Parlamenti buffi" (1989, premio Mondello 1990), "La banda dei sospiri (RaiNews)
Intervista a Gustavo Vitali. Com’è nata la passione per la scrittura? L’interesse per la Storia e si è poi incrociato con quello per la letteratura gialla e da lì è nato il suo primo libro, “Il Signore di Notte”. (Torino Top News)