Tenenti: «Unifil per ora resta solo a presidiare»

La situazione sul campo nel sud del Libano è un rebus di strategia e segretezza che tiene il mondo con il fiato sospeso ma ancora non è davvero esplosa. Sappiamo che Israele ha dispiegato 4 divisioni al confine con il Libano, tre operative (98° paracadutisti, 91° fanteria corazzata e 36°) e una di riserva (146°). Il Times of Israel scrive di 15mila soldati già pronti all’azione, ma diverse fonti occidentali parlano di circa 40mila uomini. (il manifesto)

Su altri media

Colpite due basi italiane, ma nessun ferito tra i connazionali. Secondo quanto riferito dall'Onu, soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell'Unifil a Naqoura nel sud del Libano. (Fanpage.it)

Veicoli blindati dell'Unifil, la missione Onu di interposizione, nel sud del Libano, in una foto di archivio. Dall'inizio della guerra aperta fra Israele e Hezbollah i caschi blu sono chiusi nelle loro basi - Ansa (Avvenire)

Fuoco israeliano su tre basi della missione Unifil schierata nel sud del Libano. La conferma arriva da Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu di cui fanno parte un migliaio di italiani. Due basi sono italiane e la terza è il quartier generale della missione. (L'Unione Sarda.it)

Brigata Sassari in allerta massima ma non è prevista l’evacuazione

Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto in una conferenza stampa dalla sala stampa di Palazzo Chigi, a Roma in merito a quanto accaduto alla missione Unifil in Libano. "La situazione in quella parte di Libano ci preoccupa non da oggi, ma quel che che è successo tra ieri e oggi è totalmente inaccettabile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma abbiamo deciso di rimanere, una decisione presa non solo dall’Onu ma anche da tutti i paesi che fanno parte dell’Unifil”. Gli scontri a fuoco e i bombardamenti sono quotidiani a causa delle incursioni dell’esercito israeliano all’interno del territorio libanese. (Il Fatto Quotidiano)

I bombardamenti israeliani nel Libano del sud hanno fatto scattare il “livello di allerta 3” nelle basi dell’Unifil, gli avamposti delle Nazioni Unite che ospitano i soldati impiegati nella missione di “peacekeeping”, letteralmente “mantenimento della pace”, comandata dai militari della Brigata Sassari (circa 500 attualmente in Libano su un totale di 1076 militari italiani) che da diversi mesi guidano i caschi blu in Libano e che sembrano destinati a restare in azione, nonostante tutto. (La Nuova Sardegna)