Stati Uniti, sui giornali l’ombra di Trump

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il manifesto ESTERI

Per i quotidiani americani è una onorata tradizione. “L’endorsement,” il sostegno motivato a uno dei candidati (presidenziali e non solo) pubblicato prima delle elezioni è mansione canonica degli editorial board che gestiscono le pagine degli editoriali in autonomia dalle redazioni di cronaca (non esistono invece, ad esempio, i corsivi di prima pagina). Per questo a Los Angeles la decisione dell’editore del Times di soprassedere, proprio alla vigilia di una delle elezioni più divisive di sempre, ha provocato un piccolo terremoto (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Donald Trump corteggia il pubblico maschile durante quella che viene considerata l'intervista forse più importante di questa campagna elettorale, un colloquio di tre ore con Joe Rogan, conduttore del podcast più popolare negli Stati Uniti (il Giornale)

A Repubblica spiega che la goccia è stata la decisione del proprietario del quotidiano, il magnate Jeff Bezos, di impedire la pubblicazione dell'endorsement a favore di Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca. (L'HuffPost)

Dopo Robert Kagan, anche Michele Norris, editorialista dal 2019 e prima conduttrice nera della National Public Radio, ha lasciato la testata. Non accadeva dal 1988 che il giornale non prendesse posizione nelle elezioni presidenziali. (Primaonline)