D’Alema: «Ora il mondo costringa Netanyahu a fermarsi»

La reazione del governo all’attacco di Israele contro le basi Unifil in Libano, per una volta adeguata alla gravità dei fatti, prende un po’in contropiede le opposizioni. Che utilizzano toni non dissimili da quelli del ministro della Difesa Crosetto. «Un attacco inaccettabile, l’Italia reagisca con fermezza, Netanyahu si deve fermare», dice Elly Schlein al termine di una riunione dei senatori e deputati Pd sulla risoluzione sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue, che è stata scompaginata dalle notizie in arrivo dal Libano. (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

In giorni nei quali sul fronte dei migranti si dovrebbe veder l’avvio dei trasbordi verso i campi italiani in Albania. Però è la guerra d’Israele contro Hezbollah a imporsi nel primissimo piano, visto che è diventata un Netanyahu contro tutti. (la Repubblica)

"Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. (Tiscali Notizie)

Ora è il momento di non mandare più armi a Netanyahu“. “Crosetto che ora accusa Israele di crimini di guerra? E’ tardi. (Il Fatto Quotidiano)

Qualcuno fermi Netanyahu

Abbiamo Israele contro tutto il mondo, vuole approfittare degli Usa paralizzati dal voto per dimostrare forza assoluta di Israele". Lo ha detto Romano Prodi, ospite di 'In mezz'ora", su Rai 3, commentando la richiesta del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di ritirare le truppe Unif… (L'HuffPost)

Aveva, d'altra parte, dichiarato persona non grata il segretario Onu, siamo arrivati a un punto incredibile. E' chiaro che vuole approfittare di questo intervallo in cui gli Stati Uniti sono paralizzati dalla data elettorale, per dimostrare la forza assoluta di Israele che diventa arbitro di tutto il Medioriente". (Sky Tg24 )

Il suo unico, vero obiettivo è ridefinire i confini del Medio Oriente, riscrivendone la carta geografica e, di fatto, ponendo Israele in una condizione di dominio assoluto che sarebbe la sua fine. (articolo21)