Cop29. Cosa sta succedendo nelle ultime, frenetiche ore

Mentre i negoziati alla Cop29 di Baku sono sempre più difficili, i paesi poveri e le piccole nazioni insulari sospendono le trattative. Alla Cop29 di Baku i negoziati appaiono sempre più difficili. Tanto che nel pomeriggio di sabato le delegazioni dei paesi meno sviluppati (Least developed countries, Ldc) e delle piccole nazioni insulari (Alliance of small island states, Aosis) hanno deciso di abbandonare temporaneamente i negoziati. (LifeGate)

Ne parlano anche altri media

Se bastasse creare una sinfonia di parole, il problema climatico sarebbe risolto. Dall’altra chi guadagna con i combustibili fossili, in assenza di alternative chiare, punta a rimandare il cambio della guardia tra la vecchia energia fossile e la nuova a basso impatto ambientale. (L'HuffPost)

«Occorre un cambio di sistema» (Avvenire)

Dopo due settimane di negoziati passa l'accordo sull'aumento degli aiuti climatici ai paesi in via di sviluppo. A Baku viene approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero (Sky Tg24 )

Stallo alla COP29: i Paesi in via di sviluppo rifiutano l'«offerta» di 300 miliardi di dollari l'anno

L'obiettivo è fornire un aiuto per far fronte alle devastazioni del riscaldamento globale (LAPRESSE)

La bozza di accordo presentata ieri dalla presidenza di Cop29, ha proposto una soluzione “tutto incluso” molto poco ambiziosa, la quale ha deluso sia i Paesi poveri che la società civile. Di Pierluigi Sassi I negoziati per il clima sono entrati nei tempi supplementari. (Vatican News - Italiano)

«Una barzelletta», con queste scarne parole il portavoce dell'African Group boccia quella che doveva essere la bozza finale con cui la presidenza azera di COP 29 sperava di chiudere il negoziato sulla finanza, principale obbiettivo della Conferenza sul clima a Baku (Corriere della Sera)