L’Ue promuove l’Italia: «Bene sui conti pubblici». Sì alla sesta rata del Pnrr
Italia promossa a pieni voti, Germania rimandata e Paesi Bassi bocciati. La prova d’esame è quella, duplice, dei conti pubblici: non solo i Documenti programmatici di bilancio (Dpb) per il 2025 ma, per la prima volta, pure i Piani strutturali di spesa (Psb) a medio termine introdotti dal nuovo Patto di stabilità. Le pagelle, diffuse ieri dalla Commissione Ue riunita a Strasburgo per l’ultima riunione del mandato (la numero 191), restituiscono l’immagine di un’Europa al contrario. (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
Procederemo, come fatto finora, silenziosamente e sobriamente». Giancarlo Giorgetti non fa un plissè. (Liberoquotidiano.it)
Tagliare la spesa è facile. Quel club di Stati che, giornalisticamente parlando, viene solitamente indicato come dei “falchi”. (ilmessaggero.it)
Rispecchia i parametri del nuovo patto di stabilità, in particolare quello della «spesa netta» che dovrebbe aumentare dell’1,3% sul prodotto interno lordo nel 2025. Gli olandesi, invece, non lo hanno rispettato. (il manifesto)
Le misure inserite dal ministro Giancarlo Giorgetti nel piano strutturale di bilancio (Psb), per l'esecutivo comunitario soddisfano i requisiti per giustificare un'estensione a sette anni. La Commissione europea elogia l'Italia e il suo governo per la capacità di mettere insieme una legge di bilancio per il 2025 in linea con le raccomandazioni e un piano pluriennale di rientro del debito «credibile e sostenibile» che rispetta i paletti del nuovo piano di stabilità. (il Giornale)
Semaforo verde alla manovra e al piano pluriennale di rientro del debito in sette anni, che applica le nuove regole del Patto di stabilità: l’Italia passa l’esame di Bruxelles. (Corriere della Sera)
. "Un giudizio atteso, frutto di una politica economica e di scelte improntate sulla serietà. (La Gazzetta del Mezzogiorno)