Asl di Bari, anche borse e gioielli per assegnare gli appalti: “Siamo la gallina dalle uova d’oro”
Tangenti pagate con denaro contante, ma anche con borse firmate e gioielli. E qualche volta pure con cassette di fichi e cipolle, bottiglie di vino e di olio. C’era un sistema collaudato dietro l’aggiudicazione di appalti della Asl Bari ad alcuni imprenditori, così come dietro il lievitare non previsto dei costi che ha fatto aumentare la spesa pubblica. «Ci hanno preso per la gallina dalle uova … (La Repubblica)
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Gli appalti truccati della Asl Bari hanno portato alla luce una rete di corruzione che coinvolge tre pubblici ufficiali che avrebbero accumulato beni e contanti per un valore complessivo di 250mila euro. (Puglia Press)
Tu lo puoi dimostrare che è una tangente? No. Allora il cristiano l… (La Repubblica)
“Con la nuova disciplina sulle intercettazioni, questa indagine non si sarebbe potuta fare”: il procuratore di Bari, Roberto Rossi, è lapidario nel bocciare i limiti alla durata delle intercettazioni imposti dal disegno di legge che pochi giorni fa è stato approvato dal Senato. (La Repubblica)
Ad agire, questa volta, secondo l’accusa, un «gruppo di influenza» composto da funzionari pubblici corrotti e imprenditori collusi che avrebbero influenzato alcuni appalti dell’Asl di Bari. Un meccanismo ben oleato quello scoperchiato dalla guardia di finanza agli ordini del generale Pasquale Russo, comandante provinciale e del colonnello Arcangelo Trevisani, comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 300mila euro in contanti e 17 borse di alto valore. L'inchiesta ha fatto emergere "un sistema di corruzione endemica e molto radicata". (Il Fatto Quotidiano)
Come accaduto, ad esempio, quando uno degli indagati coinvolti, individuato in internet un articolo di suo interesse, ha fornito a un imprenditore indicazioni sulle modalità di acquisto on-line del bene, stampando la schermata con il codice di riferimento dell’articolo “allora il sito è Chanel – si legge negli atti dell'inchiesta - e questo è il coso... (leggo.it)