Dalla Francia viene una doppia lezione

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I risultati del voto di domenica scorsa in Francia non possono essere troppo frettolosamente archiviati. L'elezione francese, pur caratterizzata dalle peculiarità dei patti di desistenza e di un sistema maggioritario a doppio turno, deve essere letta attentamente non solo dalla destra italiana ma anche dalla sinistra. Per entrambe vale la lezione che senza il centro non si governa. Se in Italia non ci fosse stato Silvio Berlusconi, che ebbe l'intuizione di ancorare Forza Italia nel campo del centrodestra, An e Lega Nord prima, FdI e Lega oggi non avrebbero avuto alcuna chance di andare al governo del Paese. (Italia Oggi)

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Lo stesso giorno a Strasburgo si vota su Ursula von der Leyen. Gilles Gressani, direttore della rivista francese ed europea ’Grand Continent’, che accadrà tra Parlamento ed Eliseo dopo il risultato delle legislative? "Il primo passaggio chiave sarà il 18 luglio, quando si riunirà l’Assemblea nazionale per votare la presidenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Anche questa volta in Francia l’ascesa al potere della Le Pen è rinviata a data da destinarsi. (L'HuffPost)

«Ma adesso che il Nouveau Front Populaire non ha la maggioranza assoluta, ci sarà la scissione per formare una maggioranza presidenziale?» Come avreste reagito se la cronista di uno dei principali quotidiani italiani, dopo appena qualche minuto dalla pubblicazione degli exit-poll, vi avesse nominato proprio quella parola – scissione – nel bel mezzo di una festa? (Jacobin Italia)

La Francia verso un governo olimpionico (di L. Iorio)

E così che la République, la Quinta repubblica francese, si sta trasformando in un gigantesco frigorifero. «Non farò dichiarazioni di politica interna», taglia corto il capo dello Stato dal summit Nato di Washington, rincorso dai cronisti. (il Giornale)

Adesso, lo spericolato Emmanuel Macron è pronto a passare alla seconda fase del suo piano: spaccare il neonato Nouveau Front Populaire per isolare l’estrema sinistra di Jean Luc Melenchon. Se infatti in sede elettorale i voti di France Insoumise (prima forza del fronte popolare per numero di seggi) sono risultati fondamentali per avere la meglio sui lepenisti, una volta incassata la vittoria e con un esecutivo il più europeista possibile da dover formare, l’inquilino dell’Eliseo punta a relegare ai margini la sinistra più radicale. (Nicola Porro)

Il presidente ha scritto oggi una lettera ai francesi. Mélenchon: "Su commissario Ue l'Eliseo dovrebbe tener conto del voto" (LAPRESSE)