Nessun attacco degli Hacker, Anonymous: «Incapaci. Avete fatto tutto da soli». Intanto i disservizi continuano

Ad altri invece, dopo l’autenticazione, appare la scritta «utente inesistente» oppure «errore di sistema». Il caos insomma continua, come e più di prima.

Ieri i vertici dell’INPS avevano dato la colpa del disservizio ad un attacco degli hacker.

Secondo Anonymous, infatti, “non è stato un attacco hacker a mettere in ginocchio il portale dell’INPS, ma bensì l’incapacità dell’attuale incaricato alla protezione dei dati”. (la VOCE del TRENTINO)

Su altre testate

«Per intenderci, devo spiegare cos’è di fatto Anonymous: varie chat nazionali e internazionali: io ho creato quella italiana su un server Irc. Una cosa, invece, non è cambiata: quando Anonymous Italia fa un attacco, non passa molto tempo prima che lo rivendichi». (Open)

Il portale è rimasto chiuso per alcune ore e da domani sarà possibile accedervi solo in determinati orari. “Caro @INPS_it, vorremmo prenderci il merito di aver buttato giù il vostro sito web, ma la verità è che siete talmente incapaci che avete fatto tutto da soli, togliendoci il divertimento!”. (OFCS.Report)

Dalle ore 8,00 alle ore 16,00 i servizi saranno disponibili per patronati e intermediari abilitati, che potranno operare secondo le consuete modalità di accesso. Mentre dalle ore 16,00 alle ore 8,00 i servizi saranno disponibili per i cittadini, che potranno operare utilizzando le credenziali di accesso attualmente disponibili. (Adnkronos)

Per alcuni minuti, nel pomeriggio di ieri, entrando sul sito Inps è stato possibile visionare i dati personali di altre persone. Per l’Inps la prima giornata di presentazione delle domande per il bonus 600 euro è stata una vera e propria odissea. (QuiFinanza)

Ma appena abbiamo provato ad andare avanti e a cliccare su una a caso, niente, di nuovo “impossibile raggiungere il sito”. Non c’è bisogno che tutti facciano domanda per il bonus 600 euro oggi. (QuiFinanza)

Oggi il presidente dell'istituto Pasquale Tridico ha confermato a Sky tg24 l'ipotesi di un attacco hacker subito dal sito. È stato fatto un provvedimento rivolto da 3 a 10 milioni di italiani ma la struttura è la stessa. (Sky Tg24 )