Lego cresce più del mercato del giocattolo

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Business People ECONOMIA

Ricavi e profitti in crescita a doppia cifra per il Gruppo Lego, che nel primo semestre del 2024 è riuscito a performare meglio dell’intero mercato del giocattolo, guadagnando ulteriori quote di mercato. Secondo i risultati finanziari presentati dal Gruppo danese, nei primi sei mesi dell’anno i ricavi si sono attestati sui 31 miliardi di corone danesi (circa 4,1 miliardi di euro), in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (Business People)

La notizia riportata su altri media

Lo ha dichiarato il ceo dell’azienda danese, Niels Christiansen, presentando un bilancio semestrale record, con un balzo del 26% degli utili operativi, in controtendenza rispetto ai concorrenti Mattel e Hasbro. (Il Sole 24 ORE)

In questo scenario poco roseo però, c'è un brand invece che non solo sta a galla, ma è anche in crescita (e nemmeno di poco). Christiansen, ha svelato oggi i risultati finanziari del primo semestre del 2024, 6 mesi caratterizzati dal lancio di un bel po' di set anche a tema film o dedicati al mondo dell'arte. (SmartWorld)

L'obiettivo è eliminare del tutto la plastica prodotta con combustibili fossili entro il 2032. Il ceo Niels Christiansen ci riprova dopo il precedente tentativo con le bottiglie riciclate. (Lettera43)

Anche lo scorso anno l'azienda danese stava perseguendo un progetto ambizioso di questo genere. Lego ha annunciato un ambizioso piano per rendere i suoi iconici giocattoli più ecologici. Il colosso danese ha dichiarato che entro il 2026 punta a usare plastica da materiali rinnovabili e riciclati per produrre almeno la metà dei mattoncini e ridurre così drasticamente la sua dipendenza dai combustibili fossili. (WIRED Italia)

Il colosso danese ha dichiarato che entro il 2026 punta a utilizzare plastica derivata da materiali rinnovabili e riciclati per produrre almeno la metà dei suoi prodotti, riducendo così in modo drastico la sua dipendenza dai combustibili fossili. (QuiFinanza)

I ricavi del colosso svedese passano a 31 miliardi di corone, con profitti netti a 6 miliardi. Il gruppo scandinavo, che non pubblica i risultati divisi per Paese, registra una crescita robusta specialmente nelle Americhe e in Europa, benché prosegua massiccio l’investimento sui nuovi negozi in Cina e più in generale in Asia. (retail&food)