Unicredit punta a Banco Bpm. Lo stop di Giorgetti
L’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit nei confronti di Banco-Bpm provoca un piccolo terremoto, più politico che economico-finanziario. La mossa del ceo di Unicredit, Andrea Orcel, risulta infatti subito indigesta alla Lega, che attraverso le recenti cessioni da parte del Mef di quote azionarie del Monte dei Paschi, acquisite in parte (5%) proprio da Banco Bpm, lavorava nemmeno troppo sottotraccia alla creazione di un terzo polo bancario italiano guidato dall’istituto milanese (Banco Bpm appunto), maggiore operatore nelle ricche regioni del nord Italia e con una forte base di clienti al dettaglio. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Che ha minacciato il golden power. Con quali effetti? (Milano Finanza)
Segno più anche per il Nasdaq (+0,16% a 19.004 punti). I principali indici azionari statunitensi hanno terminato in territorio positivo l’ultima seduta della settimana. (SoldiOnline.it)
Ansa UniCredit ha lanciato un’offerta di scambio di azioni (Ops) con l’obiettivo di prendere il controllo di Banco Bpm, che attualmente è la quarta banca italiana per capitalizzazione dopo Intesa Sanpaolo, la stessa UniCredit e Mediobanca. (Avvenire)
E' quanto si legge i una nota di Unicredit. UniCredit presenta un'offerta di scambio volontaria per Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. (Corriere della Sera)
L’offerta su Banco Bpm ribadisce un concetto che per Andrea Orcel era già chiaro con il blitz su Commerzbank: «L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi» che le permettano non solo di «sviluppare la propria economia», ma anche di «competere contro gli altri principali blocchi economici». (Corriere della Sera)
La mossa di Unicredit su Banco Bpm agita il governo. L’offerta pubblica di scambio volontaria – per un controvalore di 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni – lanciata dalla banca guidata da Andrea Orcel sulla totalità delle azioni dell’istituto gestito da Giuseppe Castagna, coglie di sorpresa l’esecutivo e il ministero dell’Economia, in un lunedì già impegnativo per la manovra. (LAPRESSE)