Manovra: Meloni, 'più aiuti a chi fa figli, meno detrazioni per chi ha carico over 30'

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Civonline INTERNO

"Per i bimbi nati o adottati dal prossimo primo gennaio, viene introdotto un contributo, escluso dalla soglia Isee, del valore di 1.000 euro, riservato alle famiglie con un Isee non superiore a 40.000. Si tratta di un primo aiuto per chi decide di mettere al mondo dei figli. Le risorse per finanziare questo intervento derivano, in gran parte, dalla scelta di limitare la possibilità delle detrazioni per i figli a carico oltre i 30 anni di età". (Civonline)

Ne parlano anche altri giornali

Il bonus mamme spetta anche alle docenti precarie. In particolare la direttiva 1999/70/Ce stabilisce il principio di non discriminazione (tra lavoratori a tempo e lavoratori stabili). (Il Sole 24 ORE)

Vittoria legale del sindacato ANIEF sul cosiddetto “bonus mamme”, una misura di sostegno al reddito prevista dalla Legge di Bilancio 2024. Tale bonus, istituito per favorire le lavoratrici madri a tempo indeterminato, consiste nell’esonero fino a 3.000 euro annui dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti. (Orizzonte Scuola)

Meloni rivendica i passi avanti a sostegno delle famiglie che sono contenuti in manovra. Le senatrici del Pd attaccano: "Risorse del tutto insufficienti, fatto poco per le donne e non si può pensare che il bonus bebè convinca le coppie a fare figli" Meloni: “In manovra 1000 euro a nuovo nato e si allarga bonus nido”. (Dire)

ROMA – “Alle madri lavoratrici viene riconosciuto l’esonero totale dei contributi previdenziali (nel limite massimo di 3.000 euro l’anno)”. Lo annuncia il Ministero dell’economia e delle Finanze, sul sito ufficiale. (Livesicilia.it)

Un nuovo bonus per supportare gli italiani in un momento storicamente complicato da un punto di vista economico. Il Governo ha deciso di istituire un ulteriore aiuto per le famiglie che puntualmente si vedono costrette a tirare la cinghia pur di giungere incolumi alla fine del mese. (Palermo Live)

Otto lavoratori della scuola su dieci sono donne: lo dicono i dati statistici del rapporto Aran pubblicato pochi giorni fa sugli occupati nella Pubblica amministrazione al 2021. È donna, infatti, il 77,4% del personale scolastico rispetto al 22,6% di uomini: si tratta di ben 977.814 donne e solo 286.212 uomini. (Orizzonte Scuola)