Equalize, ecco le prime lacrimucce interessate degli spioni
Equalize, ecco le prime lacrimucce interessate degli spioni Che cosa hanno detto davanti al gip gli arrestati nell'inchiesta dossieraggi che ruota attorno alla società Equalize. Tutti i dettagli Qualche lacrima e le prime ammissioni arrivano con le dichiarazioni spontanee davanti al gip da parte dei quattro arrestati nell’inchiesta milanese sul network di cyber-spie collegato alla società Equalize che attingeva da banche dati statali riservate grazie al lavoro di dipendenti pubblici infedeli. (Start Magazine)
Su altre fonti
I quattro arrestati, ai domiciliari, accusati di far parte della presunta associazione a delinquere accusata di dossieraggi illeciti, non rispondono alle domande del gip di Milano Fabrizio Filice, ma fanno dichiarazioni spontanee, promettono di chiarire la propria posizione davanti al pm della Dda Francesco De Tommasi - presente agli interrogatori -, ma offrono anche le prime crepe in quello che agli atti viene descritto come un gruppo spregiudicato che con le sue attività costituisce "un serio pericolo per la sicurezza e la personalità dello Stato". (Adnkronos)
L’uomo, 50 anni, è stato interrogato ieri dal gip Fabrizio Filice e (difeso dall’avvocato Pietro Romano) ha fatto parziali ammissioni: «Ci scambiavamo favori e non sono riuscito a dirgli di no», così si sarebbe giustificato Malerba rispetto alle richieste che gli sarebbero arrivate da Carmine Gallo, l’ex poliziotto ritenuto al vertice della struttura illegale della società Equalize. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Anche Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker del gruppo, non ha risposto al giudice, ma ha fornito dichiarazioni in un documento scritto. “Sono un servitore dello Stato, parlerò ai pm per dimostrare la mia innocenza”: queste le dichiarazioni spontanee rese stamattina dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, interrogato dal gip di Milano Fabrizio Filice. (il Giornale)
“Sono preoccupato – ha detto – avevo percepito che dietro a questo sistema c’era qualcosa di oscuro“. Davanti al gip Fabrizio Filice, Camponovo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune dichiarazioni spontanee. (Il Fatto Quotidiano)
Furto di dati e di “informazioni sensibili e segrete dalla banche dati strategiche nazionali” hanno portato la procura di Milano all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di sei misure cautelari (quattro arresti domiciliari e due interdittive) e al sequestro di diverse società. (La Repubblica)
Per ora si sa che, grazie alle relazione del presidente Pazzali, tra i clienti c'era Ilva in amministrazione straordinaria. "Chi erano i mandanti?", si domanda intanto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. (Sky Tg24 )