Dazi, la Cina «non li approva e non li accetta»

Dazi, la Cina «non li approva e non li accetta»
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Corriere del Ticino ECONOMIA

«La Cina non è d'accordo o non accetta la decisione e ha presentato un reclamo ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto», l'Organizzazione mondiale del commercio, ha indicato oggi un portavoce del ministero del commercio citato in un comunicato. Pechino «adotterà tutte le misure necessarie per proteggere con fermezza i legittimi diritti e interessi delle sue aziende», pur prendendo atto che l'UE continuerà le «consultazioni con la Cina sul piano di impegno sui prezzi». (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri giornali

Le altre società che hanno collaborato con l’indagine avviata il 4 ottobre 2023 saranno soggette a dazi del 20,7 per cento. BYD: 17,0% (Contropiano)

Il settore automotive in panne nella riconversione all’elettrico getta un’ombra pesante sulla ripresa dell’industria europea (e offusca le previsioni di crescita di quella americana) proprio mentre la Commissione Ue tira dritto e individua in Pechino un co-responsabile del malessere generale, facendo scattare in via definitiva i nuovi dazi fino al 35,3% per colpire le vetture a batteria a basso costo “made in China”. (ilmessaggero.it)

Pechino "non è d'accordo o non accetta" i nuovi dazi Ue sulle e - car made in China a chiusura delle indagini antisovvenzioni che hanno rimarcato criticità a carico delle case... (Virgilio)

Auto elettriche, l’Ue insiste: crea il problema, poi impone dazi alla Cina

Le tariffe aggiuntive vanno dal 7,8 a 35,3 per cento. La Commissione europea ha approvato in via definitiva i dazi sulle importazioni di auto dalla Cina. (Vaielettrico.it)

La Commissione Europea ha deciso di adottare una linea severa nei confronti delle auto elettriche importate dalla Cina, introducendo dazi significativi che entreranno in vigore a partire dal 31 ottobre 2024. (Giornale La Voce)

Questo intervento mira a controbilanciare quello che è considerato un vantaggio non equo delle aziende cinesi, derivante da sostanziosi sussidi statali, che ha scatenato un acceso dibattito tra gli operatori europei del settore. (Nicola Porro)