Italia-Europa: odio e amore, (con prevalenza dell’amore)

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Quotidiano del Sud ESTERI

Minuti per la lettura Tra Italia ed Europa odio e amore, un rapporto ambivalente che, dopo l’annuncio della Commissione Ue mette lo stivale davanti a un paradosso Con la presentazione di ieri all’Europarlamento di Strasburgo della nuova (e discussa) compagine di commissari comincia la navigazione della Commissione von der Leyen II. L’Italia si trova di fronte a un paradosso. Da un lato, con i report di Mario Draghi sulla competitività dell’Europa e di Enrico Letta sul futuro del mercato interno, mette al servizio dell’Unione il suo massimo di competenza tecnica e di intelligenza politica. (Quotidiano del Sud)

Ne parlano anche altre testate

Si è chiusa la prima fase di formazione della Commissione europea durante la quale i governi nazionali hanno proposto il loro commissario, in accordo con la presidente eletta. Tra poco inizierà la seconda fase, quella dell’approvazione, da parte del Parlamento europeo, dei singoli commissari e quindi del collegio dei commissari nel suo complesso. (Il Sole 24 ORE)

L’“Ursulacentrismo” può essere anche sinonimo di stagnazione? Mentre si sta ancora completando il processo di approvazione della nuova Commissione europea, le scelte compiute da Ursula von der Leyen iniziano a porre molti interrogativi. (la Repubblica)

La politica tedesca Ursula von der Leyen, nominata per un altro mandato come presidente della Commissione europea, ha giurato di compiere numerose e importantissime scelte politiche durante i suoi primi 100 giorni replicando ciò che aveva fatto anche all’inizio del suo primo mandato. (la VOCE del TRENTINO)

Non c’è una rottura esplicita con il Green Deal, ma certo il segno è quello di una nuova competitività industriale e attenzione al tessuto sociale. E’ questo il segnale che Ursula von der Leyen sembra voler mandare sciogliendo la riserva sulle deleghe ‘green’ che formeranno la prossima Commissione europea 2024-2029. (Primaonline)

Ursula von der Leyen, la riconfermata presidente della Commissione europea ha svelato i nomi dei politici che ha scelto per comporre l’organo esecutivo dell’Unione Europea. I membri rappresentano tutti gli Stati dell’Unione, vengono scelti dai rispettivi Governi nazionali e da questi dovrebbero idealmente “staccarsi” per andare a perseguire sempre e soltanto il bene comune. (Heraldo)

Tutto è cambiato, innanzitutto perché Francia e Germania hanno esaurito la loro spinta economica e politica. Non è più lo stesso Parlamento, né la stessa Unione. (la Repubblica)