Stellantis, confermato lo scoop di MF: Mirafiori chiude a dicembre, ecco la comunicazione ufficiale

Stellantis sospenderà la produzione a Mirafiori dal 2 al 17 dicembre, seguita da una chiusura collettiva fino al 5 gennaio. Motivo: scarsa domanda per la 500 elettrica in Italia e in altri mercati chiave in Europa come la Germania. La probabile ripresa però potrebbe essere soltanto dal 13 gennaio (Milano Finanza)

Su altri media

L’azienda ha comunicato ai sindacati la sospensione della produzione nello stabilimento fino al 5 gennaio 2025 per l’assenza di ordini della 500 elettrica, l’unica vettura assemblata nello storico impianto torinese. (Il Fatto Quotidiano)

C’è crisi a Mirafiori ma non per tutti. Una buona notizia per chi otterrà l’incremento di salario ma che fa amareggiare i 2.800 operai con lo stipendio divorato da tanti mesi di cassa integrazione, a quasi mille euro al mese. (Corriere della Sera)

Stellantis infatti ha comunicato alle organizzazioni sindacali la sospensione delle attività produttive dal 2 al 17 dicembre, cui seguirà la chiusura collettiva dell’impianto dal 18 dicembre al 5 gennaio frutto di un accordo siglato nelle scorse settimane in relazione alle festività di fine anno. (Corriere della Sera)

Sindacati contro il governo: “Cassa finita, posti a rischio”

La decisione, spiega il gruppo, a causa della persistente situazione di incertezza sulle vendite delle vetture elettriche (LAPRESSE)

Risultate inadatte, fallate -, e poi non distribuite, sono state mandate al macero, così quegli operai che le hanno realizzate stanno per essere messi alla porta. Duecentocinquanta uomini e donne, troppo anziani o con "capacità lavorative ridotte" che non possono essere impiegati in altri reparti di Mirafiori (Torino Cronaca)

Roma — Si tratta della prima pattuglia di lavoratori che, senza una proroga della cassa integrazione, rischia di rimanere a casa. Sono i 250 addetti dell’ex reparto mascherine di Mirafiori, quelli che durante il Covid hanno prodotto una parte dei dispositivi di protezione che sono serviti a proteggere gli italiani dal coronavirus. (la Repubblica)