L’Euro arriva in Moldavia, per una manciata di voti vince di nuovo il capitalismo
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Sembrava che la Moldavia dicesse no all’euro e all’Unione Europea, e invece il sì è passato per il rotto della cuffia, come usa colloquialmente dire. È questo infatti l’esito del recentissimo referendum moldavo, mediante il quale i cittadini sono stati interpellati e chiamati a esprimersi circa la possibilità di aderire all’Unione Europea. Si tratta di un esito particolarmente interessante, che rivela con limpido profilo come l’Unione Europea non eserciti più una grande forza di attrazione per i paesi che ancora non ne fanno parte, riuscendo tuttavia a imporsi a nostro giudizio soprattutto in funzione antirussa. (Radio Radio)
Se ne è parlato anche su altre testate
Attenzione, avverte il presidente ucraino, l'asse delle autocrazie a guida russo-cinese è sempre più coeso e sfacciato, ormai manda contro di noi truppe di un regime allineato senza quasi nasconderlo e se non si agisce con decisione per fermarlo adesso, dopo sarà tardi per fermare un conflitto fuori controllo. (il Giornale)
Se Chişinău appare divisa, Tiblisi sembra avere le idee più chiare. Il fondatore e leader de facto, Bidzina Ivanishvili, un miliardario che ha accumulato la sua ricchezza in Russia, esercita un forte controllo sulla magistratura e sui media. (Treccani)
Le elezioni in Moldova, hanno fatto emergere con chiarezza una serie di problemi su cui l’Ue dovrebbe riflettere (Quotidiano di Sicilia)
Li chiamano «centri studi», oppure «associazioni per l’amicizia tra i popoli», alcune volte si presentano perfino come innocui gemellaggi gastronomici. Per tutti vale l’immarcescibile dogma investigativo: «Follow the money». (Avvenire)
Se in Moldova il “sì” all’Unione europea ha vinto di stretta misura, non dipende solo dal fatto che interi pacchi di voti sono stati comprati dai servizi di Putin che, allo stesso tempo, sommergevano gli elettori di notizie false. (la Repubblica)
Socialisti, liberali, Verdi e altri progressisti volevano discutere gli effetti del verdetto sul rientro dei migranti da Gjadër e le sanzioni per Roma: muro di Ppe-Ecr-sovranisti. (La Verità)