Cecilia Sala, il podcast: «In carcere il silenzio è stata la cosa più difficile. Quello che mi è mancato di più? Daniele e i libri»

«Come sto? Sono confusa e felicissima, mi devo riabituare, devo riposare. Questa notte non ho dormito per l'eccitazione e la gioia. Quella precedente per l'angoscia. Sto bene, sono molto contenta». Sono state queste le prime parole di Cecilia Sala nella nuova puntata del podcast "Stories", il suo programma realizzato e pubblicato da Choramedia, nel quale oggi ha raccontato - rispondendo alle domande di Mario Calabresi - i suoi ventuno giorni di detenzione nel carcere di Evin, in Iran (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

Riportare a casa sana e salva Cecilia Sala (bentornata, di cuore, anche da tutti noi del Secolo) è stata a tutti gli effetti una grande questione nazionale. È chiaro: quando c’è un italiano in grave difficoltà in qualunque parte del globo – a maggior ragione, come nel caso della nostra collega, totalmente innocente e vittima dell’arbitrio altrui – la sua vicenda diventa “interesse” di tutti. (Secolo d'Italia)

È il primo messaggio, su Instagram, di Cecilia Sala dopo la sua liberazione che accompagna le sue parole con uno screenshot del video in cui abbraccia il compagno, Daniele Raineri, appena scesa dall'aereo di stato che l'ha riportata a Roma da Teheran. (Italia Oggi)

Cecilia Sala: non pensavo che sarei stata a casa oggi. Tajani: non abbiamo pagato una lira

Cecilia Sala è stata liberata: era nelle carceri iraniane dal 19 dicembre 2024. Peraltro l'avevamo previsto in tempi non sospetti, quando avevamo sottolineato come la giornalista mainstream del "Foglio" sarebbe stata liberata in tempi rapidi e, tornata in patria, avrebbe occupato in maniera totale la scena pubblica nelle settimane se non nei mesi a venire. (Il Giornale d'Italia)

La conferenza stampa d'inizio 2025 della premier all'indomani della liberazione della giornalista dal carcere in Iran 13.44 – I rapporti con Mattarella e la famiglia Berlusconi (Open)