Lucio Malan (FdI): "Nuova legge nel 2025. Magistrati più liberi"

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"La riforma costituzionale della giustizia? Nel 2025 è possibile che veda la luce". Per Lucio Malan, capogruppo al Senato di FdI, i tempi sono più che maturi. Senatore, la riforma include la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Perché è così importante? "È una situazione che c’è in quasi tutti i Paesi e distingue bene i due ruoli che devono rimanere ben separati a garanzia dell’indipendenza del singolo magistrato". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Ma lui esce dalla comfort zone delle categoria e dal politically correct con affermazioni che ribaltano quelle ripetute per decenni come mantra dai capicorrente del mondo togato. «Sento dire - afferma Valerio de Gioia, Giudice della Corte d'appello di Roma, autore di numerosi libri fa cui il Codice penale e di procedura penale Integrato, edito da LaTribuna - che un pm sganciato dal giudice perderebbe la cultura della giurisdizione e diventerebbe una sorta di superpoliziotto, ma questo è falso. (il Giornale)

Ciro Ferrara ha parlato della lotta scudetto, indicando come l’Inter non stia, dal suo punto di vista, concentrando le sue attenzioni principalmente su una competizione. (Inter-News)

I politici finiti a processo sono stati assolti e prosciolti, nonostante le richieste di pena e di rinvio a giudizio. E invece le decisioni prese nei confronti di Matteo Renzi (prosciolto a Firenze nel caso della Fondazione Open) e Matteo Salvini (assolto nel processo Open Arms) negli ultimi giorni, diventano l’ennesima scusa per lanciare un attacco alle toghe e invocare la riforma della separazione delle carriere. (Il Fatto Quotidiano)

Il vero problema sono le inchieste quasi infinite

Nonostante nel caso del processo al vicepremier Salvini la destra non possa insistere sulle «toghe rosse», un effetto comunque la sentenza lo ha avuto: il governo metterà il turbo alla separazione delle carriere per avere la prima approvazione della Camera entro fine gennaio e per provare a stoppare le proteste annunciate dai magistrati (il manifesto)

Non so se come hanno promesso Matteo Salvini e Giorgia Meloni subito dopo l'assoluzione dell'attuale ministro delle Infrastrutture nel processo Open Arms, la riforma della giustizia, a cominciare dalla separazione delle carriere, avrà davvero un iter più veloce. (il Giornale)

– Le due sentenze della magistratura giudicante su Matteo Renzi e Matteo Salvini possono favorire, paradossalmente (ma solo fino a un certo punto), la ricerca di un nuovo e meno burrascoso rapporto tra politica e giustizia in Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)