Via agli scioperi contro la manovra, medici in piazza: “Lanceremo le dimissioni di massa”

“Se non apprezzano la nostra presenza, cercheremo di fargli apprezzare la nostra assenza. In piazza lanceremo le dimissioni di massa”. Sarà una giornata di rabbia e di proteste contro la manovra quella di oggi a Roma, dove manifesteranno medici e infermieri. A causa dello sciopero dei professionisti della sanità potrebbero saltare 1,2 milioni di prestazioni sanitarie. Pierino Di Silverio, … (la Repubblica)

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Riproduzione riservata Schlein: “Pd non assisterà allo smantellamento della sanità pubblica” (Quotidiano Sanità)

I camici bianchi infatti incrociano le braccia. Lo sciopero di 24 ore è stato indetto dalle principali sigle sindacali del settore (Anaao Assomed e Cimo per i medici, Fesmed e Nursing Up degli infermieri). (News In Quota)

Sciopero nazionale di 24 ore di medici, infermieri e personale sanitario oggi, 20 novembre, contro la manovra finanziaria 2025 e "per ridare dignità e valore al nostro lavoro". (Adnkronos)

Roma, migliaia di medici e infermieri in piazza per lo sciopero dei professionisti della sanità

Secondo i sindacati promotori le percentuali di adesione allo sciopero tra medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari raggiunge punte dell'85% (compresi gli esoneri previsti per legge) (AGI - Agenzia Italia)

Le sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo Fesmed e Nursing Up hanno proclamato per la giornata di mercoledì 20 novembre uno sciopero «contro i tagli alla sanità degli ultimi 10 anni». L’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc) fa sapere che «verranno assicurati i servizi e le prestazioni essenziali», ma che «potrebbero verificarsi dei disagi». (Il Messaggero Veneto)

Così Antonio De Palma, presidente del sindacato ‘Nursing up’: “I motivi sono tanti. Principalmente la mancata valorizzazione delle professioni degli infermieri, dell’ostetrica e altre professioni sanitarie; il non riconoscimento del carattere usurante delle nostre attività; la mancata volontà di risolvere il problema dell’esclusività, che ci vieta di uscire fuori dagli ospedali per andare a prestare la nostra attività professionale”. (ilmessaggero.it)