Chiesta l'archiviazione per i fatti del Metropol

“Il tempo è galantuomo” si limita a commentare in chat Matteo Salvini, una volta assai loquace e ora concentrato su cantieri e varianti di valico. Arriva (probabilmente) al capolinea dopo tre anni e mezzo l’inchiesta sul caso Metropol, che non ha mai visto indagato il leader della Lega ma ha coinvolto uno degli homines novi salviniani, quel Gianluca Savoini suo ex portavoce e capo dell’associazione Lombardia-Russia, incarnazione all’epoca della muscolare politica sovranista del Capitano e ambasciatore presso la galassia putiniana. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Onorevole, non c'era niente di rilevante per il Carroccio. "Abbiamo aspettato i tempi della Giustizia, ora apprendiamo che ci sarà una richiesta di archiviazione. Il che conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: non siamo implicati e non abbiamo avuto finanziamenti illeciti. (ilGiornale.it)

E tutto finì in una bolla di sapone. La bufala, sapientemente costruita dai soliti giornali d’inchiesta di sinistra (vera e propria “macchina del fango”), è stata in questi anni una formidabile arma di lotta politica nelle mani dei leader di quella parte politica, che l’hanno cinicamente usata contro Matteo Salvini e il suo partito, presentati come corrotti e servi di potenze straniere. (Nicola Porro)

Vannucci: “La sera c’è stata […] (Il Fatto Quotidiano)

Finisce così in niente la strombazzatissima inchiesta sulla Lega che per tre anni ha tenuto sulla corda i dirigenti di via Bellerio. La procura di Milano chiede infatti l'archiviazione per tutti gli indagati accusati di corruzione internazionale in relazione ad una compravendita di 3 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi russi che avrebbe garantito al partito un ritorno stimato in circa 65 milioni di dollari. (ilGiornale.it)

Con l'obiettivo di portare a termine affari a favore della Lega. (La Sicilia)

Vannucci: “La sera c’è stata […] (Il Fatto Quotidiano)