Sono stati ormai demoliti i pilastri dello «spacca-Italia» Il centrodestra rifletta

La sentenza della Corte Costituzionale sulla legge in tema di autonomia differenziata ha provocato reazioni diverse nel centrodestra. Da un lato, abbiamo apprezzato interventi che mal celavano una certa soddisfazione, quasi un sospiro di sollievo, perché alla fine ci ha pensato la Consulta a censurare ciò che in tanti, nella maggioranza, non hanno avuto il coraggio di contestare. Dall’altro, abbiamo osservato l’insofferenza trionfante di certi protagonisti settentrionali, tra cui Zaia, il Presidente lombardo Fontana e lo stesso promotore della legge, il ministro Calderoli, i quali, pur di non ammettere la sconfitta sul campo, si sono detti vincitori perché «l’autonomia si può fare». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Il documento chiede al governo di interrompere le intese in fase di negoziazione con le Regioni sulle ’materie non Lep’ e di sciogliere il Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Clep). (Liberoquotidiano.it)

Gli obiettivi della legge sono contenuti in maniera confusa e contradditoria nell’art. 1 il quale recita “La presente legge, nel rispetto dell’unità nazionale e al fine di rimuovere discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio, nel rispetto altresì dei princìpi di unità giuridica ed economica, di coesione economica, sociale e territoriale, anche con riferimento all’insularità, nonché dei princìpi di indivisibilità e autonomia e in attuazione del principio di decentramento amministrativo e per favorire la semplificazione e l’accelerazione delle procedure, la responsabilità, la trasparenza e la distribuzione delle competenze idonea ad assicurare il pieno rispetto dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui all’articolo 118 della Costituzione, nonché del principio solidaristico di cui agli articoli 2 e 5 della Costituzione, definisce i princìpi generali per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e per la modifica e la revoca delle stesse, nonché le relative modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione, nel rispetto delle prerogative e dei Regolamenti parlamentari”. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)

Le vicende della “secessione dei ricchi” sono un apologo della lotta per il potere, da condurre al riparo dagli occhi dei cittadini. (ROARS)

Autonomia differenziata, Villone: “Giù le mani dal referendum”

È noto che secondo San Paolo ogni autorità viene da Dio e tale principio è stato usato nei secoli a giustificazione di tante forme di autoritarismo. È sempre più diffusa la spinta verso forme di potere concentrato e semplificato, ancora più forte, ovviamente, dove le elezioni non ci sono o costituiscono una mera formalità. (Avvenire)

Con i tricolori in mano, alcuni hanno intonato l'Inno di Mameli, altri hanno gridato "vergogna". I deputati del centrosinistra, dai banchi, hanno esposto le bandiere d'Italia. (Tuttosport)

Epperò la partita non è chiusa qui vista la seria prospettiva che gli italiani siano comunque chiamati a esprimersi con … Perché sarà pur vero che, sotto sotto, Giorgia Meloni se la ride dopo la pronuncia della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata che ha piallato i disegni della Lega. (Il Fatto Quotidiano)