Bonus ristrutturazioni, cambia tutto: detrazioni dimezzate, addio alle seconde case

Ancora alle prese con i guai del Superbonus, il governo prepara la stretta sugli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e l’energia. Dal 2024 le agevolazioni saranno molto più selettive, concentrate, controllate e finalizzate sugli obiettivi ambientali. Il che vuol dire, in pratica, stop ai bonus per le seconde case e le residenze di lusso, incentivi solo per le abitazioni meno efficienti e per gli interventi più utili, con sostegni finanziari per i bassi redditi. (Corriere della Sera)

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Addio al Superbonus. Ecco che, allora, arriva il Bonus ristrutturazioni 2025, che cambia un po' le carte in tavola: dal prossimo anno le agevolazioni saranno più mirate e controllate, destinate solamente a ottenere risultati vantaggiosi per l'ambiente. (La Gazzetta dello Sport)

L’obiettivo è sostituire progressivamente le tradizionali detrazioni fiscali, come l’Ecobonus e il Superbonus, con i TEE per ridurre l’impatto di tali bonus sul bilancio dello Stato senza rinunciare ai target di efficientamento della direttiva europea sulle case green. (BibLus)

Dal 1° Gennaio del prossimo anno scenderà dal 50% al 36% il contributo fiscale riconosciuto a chi esegue manutenzione o restauro. La riduzione riguarderà anche la soglia massima di spese agevolabili per singola unità abitativa: 48 mila euro. (iLMeteo.it)

rawpixel, 123RF Free Images C’è fermento sull’ormai imminente Riforma Bonus edilizi , a mettere fretta sono le scadenze europee e la preoccupazione di un mercato che, da ormai troppi mesi, vive con il fiato sospeso sul futuro delle ristrutturazioni edilizie. (Rinnovabili)

Sono soltanto alcune delle novità allo studio del Governo, molte delle quali già annunciate in passato.Via via tuttavia emergono nuovi dettagli. Ecco cosa si prospetta per gli anni futuri. (La Stampa)

Per mantenere gli obiettivi di riqualificazione immobiliare posti dalla direttiva case green, serve un piano di incentivi stabile e pluriennale. “Un piano, serio ed efficace, per la riqualificazione immobiliare è un obiettivo non più rimandabile”, visto che nel 2025, senza interventi “l’intero sistema di incentivi si ridurrà al solo 36% per la riqualificazione delle singole abitazioni, senza alcun riferimento alla qualità degli edifici”. (BibLus)