Migranti, il presidente Anm: “I magistrati non sono il braccio del governo. Etichettati come “rossi” per decisioni sgradite, è inaccettabile”

“C’è un’insofferenza dichiarata nei confronti di un potere che non risponde alle direttive del governo“. Ma “i magistrati non fanno quello, non sono il braccio esecutivo del governo”. Ospite di Tagadà su La7, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia si ribella agli attacchi mediatici del centrodestra contro le decisioni dei giudici sui trasferimenti di migranti, e in particolare contro il Tribunale di Bologna che ha rinviato alla Corte di Giustizia europea il nuovo decreto con l’elenco dei Paesi sicuri, per verificarne la compatibilità con il diritto sovranazionale. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Il Ddl costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti approderà in Aula a Montecitorio il prossimo 26 novembre, e già governo e Associazione nazionale magistrati intensificano lo scontro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Giunta dell’Anm è tornata a ribadire che i magistrati non sono al servizio del governo di turno e il presidente … (Il Fatto Quotidiano)

Nuovo giorno, nuovo scontro tra magistrati e governo. Da un lato, continuano le tensioni a seguito della decisione del giudice di Roma di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania e del ricorso fatto dal giudice di Bologna contro il decreto Paesi sicuri, con il quale il governo puntava a bypassare gli alert della magistratura. (L'HuffPost)

“No agli attacchi personali”. La rivolta dei magistrati: lunedì assemblea in via Farini

Non l'ennesimo capitolo di uno scontro tra governo e toghe iniziato 30 anni fa. Ma una tensione di livello superiore. (L'HuffPost)

Al centro dello scontro tra politica e magistratura ci sono la recente riforma della giustizia e la difesa dell’indipendenza del potere giudiziario, con i magistrati che denunciano interferenze politiche e intimidazioni mirate. (Ultima Voce)

BOLOGNA – «La misura è colma». I magistrati italiani fanno quadrato attorno a quelli bolognesi che, dopo aver chiesto un parere sul decreto Paesi sicuri del governo alla Corte di giustizia europea, sono stati attaccati dal centrodestra. (La Repubblica)