Atto di sabotaggio alla Radioterapia delle Molinette: ripristino in corso, ma visite a rischio

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Quotidiano Piemontese INTERNO

TORINO – Un grave atto di sabotaggio ha colpito la Radioterapia della Città della Salute e della Scienza di Torino, nella notte tra ieri e oggi. Secondo le prime ricostruzioni, ignoti hanno tagliato i cavi di alimentazione che collegano i computer ai tre acceleratori lineari, strumenti vitali per il trattamento dei pazienti oncologici. Al momento, solo uno degli acceleratori è operativo, mentre gli altri due sono fermi, creando seri disagi. (Quotidiano Piemontese)

Se ne è parlato anche su altri media

L'azienda ospedaliero-universitaria Città della salute e della scienza di Torino ha sporto denuncia. L'ospedale Molinette di Torino ha dovuto interrompere l'attività di radioterapia per il taglio dei cavi collegati ai tre acceleratori lineari (Today.it)

L'attività di radioterapia delle Molinette di Torino, il più importante ospedale del Piemonte, è bloccata temporaneamente da stamattina a causa del taglio dei cavi collegati ai tre acceleratori lineari (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una delle tre apparecchiature è rimasta in funzione, mentre i tecnici della Città della Salute e dell'azienda produttrice delle macchine mediche stanno lavorando per ripristinare la piena attività degli altri strumenti medici. (Fanpage.it)

I militari sono intervenuti nella prima mattinata di giovedì in seguito al danneggiamento di alcuni macchinari. In ospedale non sono stati trovati segni di scasso né messaggi. I cavi collegati a tre acceleratori lineari sono stati tagliati, causando un blocco dell’attività per la mattinata. (Corriere della Sera)

Le indagini sul sabotaggio I danni in radioterapia (Virgilio Notizie)

Il fatto ha causato l’interruzione del servizio impedendo a decine di pazienti di sottoporsi alle terapie programmate. Nella fattispecie, ignoti avrebbero tagliato i cavi elettrici che collegavano i computer agli acceleratori lineari mettendo fuori servizio due apparecchiature tranne una, la tomografia. (Il Fatto Quotidiano)