Khamenei minaccia: "Risposta feroce a Usa e Israele". Il mondo resta col fiato sospeso

«I nemici, tanto gli Stati Uniti quanto il regime sionista, devono sapere che riceveranno certamente una risposta feroce alle loro azioni contro l'Iran», queste le parole della Guida Suprema, Ali Khamenei, di fronte a un gruppo di studenti a Teheran. Queste parole minacciose rivolte a Washington e Gerusalemme sottolineano (Secolo d'Italia)

Su altri giornali

«Questo è già stato un fine settimana mortale di attacchi nel nord di Gaza. Solo nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sarebbero stati uccisi a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone», ha affermato Russell in un comunicato. (Corriere della Sera)

Il voto americano è alle porte. Man mano che si avvicina il 5 novembre aumenta la tensione tra Iran e Israele dopo che nei giorni scorsi la Cnn e il Washington Post, citando fonti qualificate, hanno riportato la notizia di un terzo imminente attacco di Teheran prima delle elezioni statunitensi. (Domani)

L'Iran sventola la minaccia atomica: fino a oggi si parlava di missili balistici, di un anello di fuoco formato dai suoi proxy pronto a lanciarsi in battaglia. È stato il leader supremo Ali Khamenei a promettere di nuovo una vendetta invincibile e indimenticabile, ma prima di lui aveva parlato un suo importante consigliere militare, Kamal Kharrazi, comunicando che se Teheran fosse esposta a «una minaccia esistenziale» potrebbe rivedere la sua dottrina nucleare, usando la bomba atomica ormai pronta. (il Giornale)

Khamenei: "Risposta schiacciante"

La Guida suprema iraniana ha minacciato Israele e gli Stati Uniti di “una risposta forte e chiara” dopo gli attacchi subiti dall'Iran e dai suoi alleati. (Corriere TV)

Mossad, scarse possibilita' accordo rilascio ostaggi I colloqui per il rilascio degli ostaggi sono ancora in stallo e al momento le possibilita' di accordo (TGLA7)

Stavolta è la guida suprema dell'Iran in persona, l'ayatollah Ali Khamenei, a minacciare Israele (e anche gli Stati Uniti» per gli attacchi alla Repubblica islamica. «Una risposta schiacciante». (il Giornale)