Tutto sul World Economic Forum: date, partecipanti e temi

Dopo l’edizione del 2021 annullata e quella del 2022 svoltasi nel mese di maggio, torna a gennaio il meeting annuale del World Economic Forum che apre i battenti oggi, lunedì 16 gennaio 2023, la tradizionale cornice di Davos, per concludersi poi nella mattinata di venerdì 20 gennaio. Un’edizione da record, quella ai blocchi di partenza, con 52 capi di stato, 57 ministri dell’economia e delle finanze, 19 governatori delle banche centrali, 30 ministri del commercio e oltre 2700 fra leader di organizzazioni internazionali e capi d’azienda. (Wall Street Italia)

Su altri giornali

In Svizzera fervono da tempo i preparativi e non mancano neanche alcuni malumori, come riporta il Blick in vari articoli. Il servizio di sicurezza dunque sarà imponente. (Nicola Porro)

Eppure lo scorso settembre Giorgia Meloni aveva partecipato al tradizionale Forum Ambrosetti che riunisce annualmente in quel di Villa d’Este a Cernobbio un parterre di relatori di assoluto livello, leader di alto livello da tutto il mondo, tra capi di stato, ministri delle finanze, manager di grandi aziende, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile. (tviweb)

Scenari della policrisi . Almeno 1,7 miliardi di lavoratori vivono in paesi in cui l'inflazione supera l'incremento medio dei salari e oltre 820 milioni di persone - circa una persona su dieci sulla Terra - soffrono la fame. (Il Manifesto)

Questo l’aspetto più negativo che arriva dal Global economic outlook del World economic forum di Davos, che si è aperto oggi. La recessione è un rischio concreto, reale. (La Stampa)

Di questi, 247 sono identificati come «priorità livello 1». Sono alcune delle priorità più onerose, ritenute necessarie dalle imprese per assicurare un adeguato sviluppo infrastrutturale del Paese. (Frosinone News)

Secondo un rapporto appena diffuso dal Wef, una recessione globale nel 2023 è uno scenario sempre più possibile: lo sostengono i due terzi di capoeconomisti intervistati. In cerca di risposte per un mondo frammentato da guerra, pandemia, crisi economica e dell’energia, tensioni geopolitiche, nazionalismi e climate change: il World Economic Forum (Wef) fa i conti con la successione senza sosta di emergenze che dà forma a quella che è già stata definita l’era della “permacrisi”. (Il Sole 24 ORE)