Us Open, Errani e Vavassori sono la prima coppia italiana a vincere uno Slam nel doppio misto. La gioia incontenibile dei due
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La prima coppia tutta italiana a vincere uno Slam nel doppio misto. Al terzo tentativo, dopo Wimbledon e le Olimpiadi, Sara Errani e Andrea Vavassori riscrivono la storia del tennis italiano: New York e gli Us Open si tingono d’azzurro. Un’ora e 28 minuti bastano per regolare in due set (7-6; 7-5) la coppia “di casa” formata da Taylor Townsend e Donald Young. È il sesto Slam in carriera per Sara, il primo in assoluto per Andrea, e la gioia sull’Arthur Ashe Stadium è incontenibile (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Sara Errani e Andrea Vavassori nella storia: sono la prima coppia tutta italiana di doppio misto a vincere gli Us Open. I due azzurri hanno la meglio in finale sulla coppia statunitense formata da Taylor Townsend e Donald Young battuta 7-6 7-5. (Liberoquotidiano.it)
Raggianti Errani e Vavassori dopo il trionfo nel doppio misto a Flushing Meadows. "Siamo un bellissimo team, ci divertiamo e stiamo bene insieme - spiega Sara - Siamo venuti qui per divertici e abbiamo vinto, non poteva andare meglio". (Sky Sport)
Il torinese e la bolognese hanno battuto in finale Taylor Townsend e Donald Young con il punteggio di 7-6, 7-5 in un'ora e 28 minuti di gioco. I due azzurri sono diventati allo US Open la prima coppia italiana a vincere uno Slam in doppio misto. (Il Mattino di Padova)
Per la prima volta nella storia una coppia italiana composta da un uomo e una donna si è imposta in uno dei quattro tornei più importanti del circuito, alzando al cielo il trofeo nella Mela. Sara Errani e Andrea Vavassori hanno vinto il torneo di doppio misto agli US Open, quarto e ultimo Slam della stagione che si disputa sul cemento di Flushing Meadows a New York (OA Sport)
Nella mia carriera non avevo mai giocato un doppio misto. E’ stato bello per me avere l’opportunità di giocarlo con Andrea, con il quale ho un legame speciale. (LiveTennis.it)
Sara Errani e Andrea Vavassori, così diversi ma così simili allo stesso tempo. Perché nel doppio le variabili da controllare sono troppe e spesso sfuggono dal tuo controllo: si gioca più con la testa che con il corpo. (Sky Sport)