Google contro l’Antitrust Usa: “Vendere Chrome è un rimedio eccessivo”

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Big Tech sotto accusa

NEW YORK – Costringerci a vendere Chrome sarebbe una punizione eccessiva, un rimedio sproporzionato rispetto all’accusa di aver adottato pratiche anticompetitive per promuoverlo. Un provvedimento draconiano, che non solo sarebbe in contrasto con lo spirito della legge, ma avrebbe anche un effetto raggelante sugli investimenti necessari a fare innovazione nel futuro. Così si è difesa Google nel do… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In novembre il Dipartimento di Giustizia aveva chiesto a un giudice federale di Washington di ordinare la vendita di Chrome, uno smantellamento storico che presenterebbe non poche criticità: la principale sarebbe trovare un acquirente valido, che non riproduca una situazione di monopolio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Mozilla ha reagito opponendosi alla misura, temendo gravi ripercussioni sulle sue entrate e sulla competizione nel mercato dei browser e dei motori di rendering. (IlSoftware.it)

Il procedimento dovrebbe concludersi con una decisione del giudice Mehta entro agosto 2025. La proposta di Google A novembre, il Dipartimento di Giustizia ha avviato un'azione antitrust contro Google, chiedendo a un giudice federale di Washington di ordinare la vendita del motore di ricerca Chrome (QuiFinanza)

Google apre ai motori di ricerca per evitare la vendita di Chrome

La mossa arriva dopo che il giudice Amit Mehta della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia ha stabilito ad agosto che Google ha violato la Sezione 2 dello Sherman Act, definendola un monopolista. (Tom's Hardware Italia)

Google ha presentato le sue controproposte ai tribunali americani per evitare di dover separarsi dal suo motore di ricerca Chrome, criticato per pratiche anticoncorrenziali, come richiesto dal governo. (Il Sole 24 ORE)