La Russia arresta un cittadino uzbeko per l'uccisione del generale Kirillov. "Reclutato dai Servizi di Kiev"
La Russia annuncia l'arresto di un cittadino uzbeko in relazione all'uccisione, ieri a Mosca, del generale Igor Kirillov. "Un cittadino dell'Uzbekistan, nato nel 1985, è stato arrestato, sospettato di aver commesso l'attentato costato la vita al generale Igor Kirillov e al suo assistente Ilia Polikarpov", rende noto il Comitato investigativo russo. L'uomo avr… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre fonti
Siamo appena stati al fronte in direzione di Soledar e Avdiivka quando arriva la chiamata da parte dell'ufficio del Capo della Repubblica Popolare di Donetsk: è a Mosca, pronto per una delle sue prime interviste ad un media occidentale da quando la regione di Donetsk è finalmente “tornata a casa” divenendo a tutti gli effetti una regione facente parte della Russia (Il Giornale d'Italia)
Era un modo per ribadire l’apparente volontà della Russia di andare fino in fondo all’Operazione militare speciale, evitando qualunque compromesso, comunque necessario per porre fine al conflitto con l’Ucraina. (Corriere della Sera)
Varcata la soglia, circa 300 grammi di tritolo, piazzati su un monopattino sono stati attivati a distanza e il generale è stato investito in pieno dall'esplosione e ucciso. Erano le 6.12 del mattino quando il generale russo Igor Kirillov usciva dal portone della sua casa di Mosca, insieme con il suo vice. (il Giornale)
Buongiorno. «Dalla Russia con amore»: il generale Igor Kirillov lo conoscevamo per la missione che portava quel nome, concordata direttamente dall'allora premier Giuseppe Conte e da Vladimir Putin. (Corriere della Sera)
A ventiquattro ore dall'attentato a Mosca che ha ucciso il generale Igor Kirillov e il suo assistente, dopo la rivendicazione di Kiev, resta da chiarire il come sia stato possibile arrivar così vicino a un pezzo da novanta. (il Giornale)
L'assassinio del generale Igor Kirillov e del suo assistente maggiore Ilya Polikarpov è però molto più devastante dal punto di vista propagandistico. E rischia d'infliggere un ulteriore duro colpo all'immagine delle forze di sicurezza russe. (il Giornale)