Mafia nigeriana: decine di arresti per spaccio e sfruttamento della prostituzione

Un sodalizio di stampo mafioso presente in numerose città italiane, su cui da tempo indagavano le Direzioni Distrettuali Antimafia delle Procure della Repubblica di Torino e di Bologna.

In azione dalle prime ore dell'alba oltre duecento agenti delle Squadre Mobili, che hanno eseguito diverse misure cautelari, molte delle quali in carcere.

L'organizzazione era articolata in varie cellule locali, dette "Deck" ed era specializzata nello spaccio di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento della prostituzione. (L'Unione Sarda.it)

Su altri giornali

Trentuno misure di custodia cautelare sono state eseguite mercoledì, cinque degli arrestati risiedevano o comunque gravitavano tra Padova, Vicenza e la provincia di Venezia. In manette anche Peter Shellu ed Emiowele Endurance, altri due luogotenenti padovani e Akibege Favour detto «Popori» gravitante nella zona di Vicenza. (Corriere della Sera)

“Grazie oggi alla magistratura – chiude – ed alle forze dell’ordine e lasciamo che ognuno percepisca quello che gli fa più comodo”. “Volete dire che la Mafia nigeriana è stata sconfitta dal megafono e dalle panchine rimosse?”. (Estense.com)

Tra queste va menzionata l’unica assurta al rango effettivo di associata, Aisha Osayandse, il cui compito era controllare il racket della prostituzione. (Il Primato Nazionale)

Una delle peculiarità dell’articolazione torinese dell’associazione era rappresentata dal ruolo delle donne, le quali venivano affiliate mediante rapporti sessuali di gruppo ed assumevano l’appellativo di “Queen” o “Belle”. (CasertaNews)

Dalle intercettazioni della mobile di Ferrara risulta che il dj voleva amputargli un braccio con il machete e appenderlo per i piedi. Per l'SKdi Vicenza vorrà dire probabilmente molti anni di carcere, ma forse anche la scappatoia da una fine peggiore. (VicenzaToday)

), i delitti di tentato omicidio e associazione finalizzata allo spaccio, sfruttamento della prostituzione, rapina, estorsione e lesioni gravissime. Rituali e importanza dei colori. Gli aspiranti affiliati venivano sottoposti ad azioni brutali per far sì che accettassero il codice di comportamento che prevedeva fedeltà assoluta. (BolognaToday)