Il caso Tony Effe: la vera censura è altro. E colpì Rossini e Verdi

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Violenza sulle donne

– La vicenda della ‘censura’ romana a Tony Effe sarà anche un caso politico con relativa figura di Emme di chi l’ha prima invitato e poi disinvitato ma, data la statura artistica dell’interessato, appare fin troppo discussa. Rispetto ad altri casi, sono quisquilie e pinzillacchere, come avrebbe detto Totò, un altro che con la censura prima fascista e poi democristiana ebbe i suoi guai. Prendete i grandi operisti dell’Ottocento che magari, volendo, sono anche un po’ più importanti del primo rapper che passa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Non più il Circo Massimo, con i suoi 80mila posti in piedi, ma piazza del Popolo, decisamente più raccolta e in parte occupata dall’albero di Natale. Dal concertone al concertino: per il Capodanno del Comune di Roma si fa sempre più concreta la possibilità di un cambio di location. (Repubblica Roma)

Di Via delle Scienze – Polo Liceale G. Marconi di Colleferro, due nuovi laboratori di Fisica destinati uno al biennio, l’altro al triennio «con l’obiettivo, oltre ad avere una finalità didattica di consolidamento e potenziamento delle conoscenze e competenze degli studenti nell’ambito della disciplina, ha la finalità di stimolare nello stesso la curiosità e le attitudini al lavoro di gruppo, di sviluppare le capacità di adattamento a diversi ambienti, di problem solving e di comunicazione». (Cronache Cittadine)

La vicenda della presunta censura a Tony Effe ha scatenato un acceso dibattito non solo nel mondo della musica italiana. Il rapper romano era stato inizialmente invitato a esibirsi al concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, ma è stato successivamente escluso dall’evento a causa delle critiche mosse ai testi delle sue canzoni, definiti “violenti, misogini e sessisti”. (Radio Radio)

Per risolvere la questione della trap, dobbiamo tornare alla teoria

Sold out il concerto di Capodanno di Tony Effe a Roma, dopo l'esclusione del cantante da quello ufficiale organizzato dal Comune. (Corriere della Sera)

Quella nei confronti del rapper non è stata un’operazione di censura, ma certamente è stata un’operazione maldestra: il tema del sessismo nelle canzoni merita un’attenzione diversa: la polemica mediatica è andata oltre (Corriere della Sera)

Perché, dalle nostre parti, della trap abbiamo capito davvero poco Il caso Tony Effe è solo la punta dell'iceberg. (Rolling Stone Italia)