L'assurda estate di Salvini. Milioni di viaggiatori fermi, lui si occupa di tutto tranne che di trasporti (di A. Raimo)

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L'HuffPost INTERNO

E alla fine Matteo Salvini se n’è accorto: da giorni milioni di viaggiatori fermi nelle stazioni, impossibilitati a prendere un treno, o in attesa che il monitor dell’aeroporto decretasse se potevano partire, o tornarsene a casa. La notizia – con tempi rilassati - è arrivata anche al ministero di Porta Pia. E ha trovato una prima risposta: è colpa dei tecnici. “Sui disagi ferroviari delle ultime ore – dice il ministro rispondendo al question time della Camera - ho chiesto tempestivamente chiarimenti ai tecnici. (L'HuffPost)

Su altri giornali

– “Le immagini di stazioni, porti e aeroporti, con malcapitati turisti accampati in ogni angolo e alle prese con ritardi e annullamenti, stanno facendo il giro del mondo. Così in una nota la coordinatrice del comitato Trasporti del M5s, senatrice Gabriella Di Girolamo. (Agenzia askanews)

Non c’è due senza tre, soprattutto per i ritardi dei treni. Il problema tecnico, sul quale è intervenuta una squadra di manutentori di Rete ferroviaria italiana, ha mandato in tilt la circolazione a partire dalle 6, l’orario di punta. (La Provincia di Cremona e Crema)

Una sintesi breve e catastrofica della lunga estate nera dei trasporti lungo lo Stivale. E che già nel primo mese e mezzo ha registrato 15 milioni di euro di risarcimenti a favore dei passeggeri che per svariati disservizi hanno perso il proprio volo o sono arrivati alla stazione ferroviaria di destinazione con oltre un’ora di ritardo. (La Stampa)

Con il caos nel settore dei trasporti, è partita la caccia al nuovo capro espiatorio: Salvini. (Nicola Porro)

Sono sufficienti queste risposte, di fronte alla situazione disastrosa della logistica e dei servizi ai viaggiatori nel nostro Paese? Finora Salvini dei trasporti non si … (Il Messaggero Veneto)

Ecco le prime lettere arrivate: ne emerge lo spaccato … L’odissea quotidiana degli italiani alle prese con l’inefficienza delle reti del trasporto pubblico, sia esso ferroviario, stradale, marittimo o aereo, è un topos ormai battuto dalla letteratura. (Il Fatto Quotidiano)