Per fortuna che c'è Max! Horner: "Ha un valore incalcolabile per Red Bull"

Se l'epilogo del campionato sarà quello atteso dalla logica, il quarto titolo di Max Verstappen sarà in larghissima misura merito dell'olandese. Mai contributo fu più incisivo nell'equazione vincente macchina-pilota nelle tre stagioni della F1 a effetto suolo. Una Red Bull imperfetta ha concesso molto, troppo - per la recente storia dei campionati vissuti - alla concorrenza. Bravi in McLaren, Ferrari, Mercedes a sfidare la RB20. (Autosprint.it)

Ne parlano anche altri giornali

La gara di Interlagos sancisce ancora una volta lo status di numero 1 dell’olandese in un weekend che pareva apparecchiato per Norris (P300.it | Motorsport Media)

La prima riflessione, d’acchito, è questa: è davvero il caso di correre, tra qualifiche e gara, nelle condizioni che si sono verificate in Brasile? E soprattutto, è stato giusto costringere piloti, tecnici, meccanici e cotillons a una giornata infernale, cominciata con la sveglia alle 4 del mattino e proseguita con qualifiche e gara praticamente in sequenza? Ma quando la tentazione è di dire che no, non è il caso, ecco il ricordo di un Gp pazzesco per colpi di scena, suspense, scenari che cambiano, prodezze ed errori. (Corriere della Sera)

Verstappen oltre SuperMax: la dimensione di un campione

Il Gran Premio del Brasile è stato uno di quei fine settimana destinati a rimanere impressi, ricco di colpi di scena, strategie rischiose e una lotta serrata tra i migliori piloti in condizioni atmosferiche estreme. (YawClub)

Finalmente "d'accordo", Max e il suo predecessore nell'albo d'oro del Mondiale: Hamilton più consapevolmente ed emozionalmente, portando in pista prima del Gran Premio del Brasile la meravigliosa McLaren MP4/5B guidata da "Magic" nel 1990, Verstappen badando invece - obbligatoriamente - alla sostanza, mettendo di fatto sotto chiave con la vittoria a San Paolo il quarto titolo consecutivo. (Sport Mediaset)