Un budget fisso e un «sistema» pilotato di vincite: le nuove prove di «Striscia» contro «Affari Tuoi»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Un budget fisso da non sforare, un «sistema» che distribuisce quotidianamente premi di diverso valore ma, alla fine, sempre rispettosi di una media prestabilita: Striscia la notizia torna ad accusare Affari Tuoi di una trasparenza che sarebbe per lo meno opaca. «Un gioco può considerarsi veramente basato sulla fortuna e non sull’abilità del giocatore solo quando per lui esistono le stesse possibilità di vincere o di perdere. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Nuova bordata di Striscia la notizia ad Affari tuoi, il diretto concorrente nella fascia dell'access prime time. Secondo il tg satirico di Canale 5 fondato e diretto da Antonio Ricci, il fortunatissimo programma di Rai 1 condotto da Stefano De Martino è "un gioco pilotato tramite la continua interazione del giocatore con il 'Dottore'". (Liberoquotidiano.it)
Le parole del prof. (Fanpage.it)
«Abbiamo analizzato le ultime 169 puntate, quelle condotte da Stefano De Martino, e abbiamo rilevato una vincita media di 31.133 euro», dichiara Giacchetta all’inviata Rajae Bezzaz. (Striscia la notizia)
«Possiamo dire che ad Affari Tuoi il gioco è pilotato tramite la continua interazione del giocatore con il Dottore». «Rileviamo dei picchi in prossimità delle vincite pari a 0 euro e di quelle tra i 20.000 e i 75.000. (Mediaset Infinity)
Affari Tuoi, il celebre game show targato Rai 1, torna sotto i riflettori con un clamoroso scoop rivelato da Striscia la Notizia. Il programma di Antonio Ricci ha indagato sulle dinamiche del gioco, mettendo in dubbio la sua presunta aleatorietà. (ilmattino.it)
Striscia la notizia torna a fare il punto su Affari Tuoi, il programma "dei pacchi" in onda su Rai Uno che da quest'anno è condotto da Stefano De Martino e lancia un'accusa: " È pilotato ". A sollevare qualche dubbio nel programma di Antonio Ricci è stata una dichiarazione fatta da Max Giusti nel corso del podcast "La Tintoria" condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone. (il Giornale)