Rimonta di Trump e allarme fascismo: a che punto è la campagna elettorale negli Usa

Rimonta di Trump e allarme fascismo: a che punto è la campagna elettorale negli Usa
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Corriere della Sera ESTERI

Fra questi due eventi c’è probabilmente un legame. Il primo è la recente rimonta di Donald Trump nei sondaggi. Il secondo: negli ultimi comizi di Kamala Harris, e nei media progressisti, torna l’allarme sul «fascismo in agguato» se lui vince il 5 novembre. Mancano due settimane al voto, e comincio con il ricordare un dettaglio tecnico non irrilevante. Molti americani hanno già votato o stanno votando, con due opzioni disponibili in diversi Stati Usa (le regole elettorali precise variano da stato a stato, e sono di competenza locale): recandosi negli appositi seggi elettorali già aperti perché abilitati ad accogliere il voto anticipato; oppure votando per corrispondenza. (Corriere della Sera)

Su altri media

Negli Stati Uniti la domanda è, soprattutto, dove. Per capire le difficoltà dei candidati basta vedere dove tengono i comizi, su quali narrazioni insistono o quali sono le pubblicità finanziate in tv. (Today.it)

Dove andranno da ora in poi i mercati azionari? Siamo vicini alle presidenziali americane e molti analisti ritengono che queste possano essere il driver fino alla fine dell’anno. Nelle ultime settimane, mentre i listini americani continuano a rimanere sui massimi annuali, quelli europei continuano a mostrare una certa incertezza. (Proiezioni di Borsa)

La fotografia scattata dall'ultimo sondaggio di Washington Post e Schar School mostra che i due rivali sono praticamente alla pari: tra gli elettori registrati il 47% dice che sosterrà sicuramente o probabilmente Harris, e un altro 47% Trump. (il Giornale)

Le opportunità e i rischi del mercato azionario Usa

Con le elezioni presidenziali statunitensi alle porte, gli ultimi sondaggi indicano che l'attuale vicepresidente Kamala Harris e l'ex presidente Donald Trump sono in una corsa serrata per la Casa Bianca. (la Repubblica)

Le elezioni presidenziali e congressuali degli Stati Uniti del novembre influenzeranno la direzione dell’economia globale per mesi e persino anni a venire. Una ragione è che l’economia USA è ancora la più grande del mondo e il suo mercato azionario domina tutti gli altri mercati con il 65% del valore totale delle azioni globali. (Econopoly)

“Le borse che seguono la politica hanno le gambe corte” è un adagio del mercato azionario secondo cui gli eventi politici come le elezioni e le guerre non hanno un impatto duraturo sulle quotazioni azionarie. (la Repubblica)