Competenze: Italia indietro ma la speranza è nei giovanissimi
Competenze: Italia indietro ma la speranza è nei giovanissimi I dati sulle competenze degli adulti in ambito OCSE parlano chiaro: le medie italiane sono tra le più basse, soprattutto tra i meno giovani e al Sud. L’OCSE ha diffuso i risultati del secondo ciclo dell’indagine sulle competenze degli adulti nell’ambito del PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), il programma internazionale che ha indagato sulle skills possedute nell’età compresa tra i 16 e i 65 anni. (PMI.it)
La notizia riportata su altre testate
Viola Ardone Soprattutto fra noi adulti la cultura del semplice ha rimpiazzato quella del complesso. La lezione del sistema scolastico finlandese: nessuno studente viene lasciato indietro (La Stampa)
Lo studio dell’Ocse ha fotografato la situazione negli anni 2022-2023 in 31 Paesi, dopo dieci anni dall’ultima rilevazione. (Panorama)
Forse era dai tempi di "choosy", dei ragazzi svogliati che non volevano lavorare che non si registrava sul sismografo della puzza sotto il naso un picco di queste dimensioni. La professoressa Fornero, ex ministro e donna di scienza e di studio, ci perdonerà lo sfogo figlio di chiò che abbiamo letto questa mattina sulla colonne della Stampa. (Liberoquotidiano.it)
Sarà così anche questa volta? La notizia è questa: un adulto su tre in Italia - e non parliamo solo degli studenti, ma di tutta la popolazione adulta dai 16 ai 65 anni - dispone di capacità linguistiche o matematiche scarse o molto scarse, comunque insufficienti. (Corriere della Sera)
In Italia le competenze cognitive degli adulti rimangono stabili tra il 2012 e il 2023, in linea con quanto avviene in altri Paesi. (Sky Tg24 )
Ieri abbiamo riportato i dati alquanto preoccupanti in merito alle competenze e le conoscenze degli italiani raccolti dalla rilevazione Ocse-Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies). (Tecnica della Scuola)