Sciopero del 15 novembre del personale scuola: le ragioni di Anief
"Le ragioni dello sciopero sono molto semplici. Il 15 novembre manifesteranno in tutta Italia gli idonei del concorso ultimo Pnrr: in migliaia hanno superato le prove ma non sono nelle graduatorie di merito pur in costanza di posti. Sono, infatti, tantissimi i posti vacanti,tutto questo è irragionevole. Protesteranno anche i precari con più di 36 mesi di servizio: sono più di 400mila in Italia e noi li vogliamo tutelare. (LA STAMPA Finanza)
Su altri media
Negli ultimi dieci anni l’Italia ha bandito diversi concorsi, sia ordinari che straordinari, per stabilizzare i/le docenti precari, seguendo (solo apparentemente) l’intento di ridurre il precariato cronico nel sistema di istruzione italiano. (Tecnica della Scuola)
In attesa dell’arrivo del bando del concorso PNRR 2, nuovo punto della situazione con Question Time, il format di consulenza in onda sui canali social di Orizzonte Scuola (Facebook e YouTube). Concorsi scuola e non solo: facciamo il punto sul precariato. (Orizzonte Scuola)
Il prossimo 15 novembre alle ore 15.30 i movimenti dei docenti idonei dei concorsi PNRR 2023 si sono dati appuntamento davanti al Ministero dell’Istruzione per protestare contro la decisione del Ministro Valditara di procedere con nuovi concorsi, senza prima garantire l’accesso alla graduatoria da parte degli idonei non vincitori e lo scorrimento delle graduatorie esistenti. (FLC CGIL)
Su un totale di 301.026 contrattualizzati nella pubblica amministrazione la maggior parte appartiene al comparto istruzione e ricerca (285.993) ovvero 294.385 tra docenti e ATA della scuola, a fronte di soli 4.749 precari nelle funzioni centrali, 9.415 nelle funzioni locali e 869 nella sanità. (Tecnica della Scuola)
Scuola sempre più donna, anziana e precaria. L’impietoso risultato dell’analisi del sindacato Anief sugli ultimi dati Aran: anche per questo abbiamo indetto lo sciopero (Orizzonte Scuola)
I numeri ufficiali sul precariato nella pubblica amministrazione del 2022 risultano altissimi, in particolare quelli della Scuola, più di quanto si pensasse: sono quelli che hanno portato al deferimento dell’Italia da parte della Commissione europea per l’abuso dei contratti a termine e per l’assenza di misure di prevenzione e che riconoscano la parità di trattamento. (Orizzonte Scuola)