IRES premiale al 20% per il 2025

Dell’art. 1 del Ddl. di bilancio 2025, sul quale il Governo ha posto ieri la questione di fiducia alla Camera, con votazioni previste oggi, introducono la c.d. “IRES premiale”, vale a dire la riduzione, per il solo 2025, dell’aliquota IRES dal 24% al 20% sul reddito d’impresa dichiarato dalle società, in presenza di determinate condizioni. Sono comunque escluse le società in liquidazione ordinaria, assoggettate a procedure concorsuali di natura liquidatoria, nel 2025 o che determinano il proprio reddito imponibile, anche parzialmente, sulla base di regimi forfetari. (Eutekne.info)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo l’approvazione in commissione bilancio, le società cominciano a simulare i possibili effetti della misura in funzione dei molti parametri previsti per il calcolo. Bonus azzerato, invece, per le società che chiuderanno in perdita fiscale il periodo di imposta 2025, senza alcuna possibilità di riportare il bonus agli anni successivi. (NT+ Fisco)

In particolare con un emendamento appena introdotto al testo inziale del DDL, si prevede una norma agevolativa per le imprese che investono in in beni strumentali tecnologicamente avanzati. La Legge di Bilancio 2025 approvata il 20 dicembre alla Camera con fiducia ed attesa al Senato per chiusura dell'iter di approvanzione, contiene una novità sull'ires. (Fiscoetasse)

Questo il quadro delle novità approvate. Arriva la riduzione, per un anno, di quattro punti dell’Ires per le imprese che accantonano almeno l’80% degli utili conseguiti quest’anno e ne reinvestono almeno il 30%. (la Repubblica)

Manovra, Ires premiale destinata esclusivamente ai soggetti virtuosi

Ires premiale, il bonus va riversato se gli investimenti realizzati vengono ceduti o delocalizzati entro il quinto esercizio successivo a quello di effettuazione. (NT+ Fisco)

Nel testo finale su cui il Governo ha posto la fiducia, un’errata corrige ripristina la rilevanza del risultato dello scorso anno. Le società che chiuderanno il corrente esercizio con utili modesti, dunque, non saranno esonerate dalla effettuazione di investimenti, ma dovranno comunque rispettare la soglia del 24% dell’utile 2023, fermo restando in ogni caso il minimo di 20 mila euro. (NT+ Fisco)

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