Coronavirus, in Brasile record di vittime. ma Bolsonaro dice: “Mi dispiace per loro ma moriremo…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

E a una sostenitrice che gli chiedeva “una parola di conforto”, ha risposto: “Abbi fede che cambieremo il Brasile“.

“Ci sono persone che criticano la clorochina ma non c’è alternativa, è quello che c’è al momento.

Ci sono buoni riscontri e bravi dottori che ne difendono l’uso”, ha detto il capo dello Stato.

“Mi dispiace per tutti i morti, ma è la fine di tutti noi”, ha replicato Bolsonaro.

I dati continuano a salire ma Bolsonaro, presidente negazionista, conversando con alcuni suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale di Brasilia ha detto: “Mi dispiace per le vittime di Covid ma moriremo tutti”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Il campionato deve riprendere". vedi letture. “I calciatori sono giovani e forti, il rischio di morire per il virus è infinitamente ridotto”. Il secondo al mondo, ricordiamo, per numero di contagi, che hanno interessato anche il futebol: è di oggi la notizia che ben 16 tesserati del Vasco da Gama sono risultati positivi. (TUTTO mercato WEB)

"Moriremo tutti": Bolsonaro, che delirio sul coronavirus. 04 giugno 2020. Coronavirus, le parole di Jair Bolsonaro in risposta ad alcuni sostenitori che gli chiedevano "parole di conforto" davanti al palazzo presidenziale di Brasilia: "Mi dispiace per le vittime di Covid ma moriremo tutti". (Liberoquotidiano.it)

È diventato il secondo Paese con più contagi al mondo dopo gli Usa. Nella capitale finanziaria è intervenuta la polizia con lanci di bombe assordanti e candelotti lacrimogeni. (la Repubblica)

Condividi la notizia:. . . . . . 3 giugno, 2020 Lo ha detto il presidente del Brasile Jair Bolsonaro, parlando con suoi sostenitori fuori dal palazzo presidenziale a Brasilia. (Tuscia Web)

Registrati quasi 9.000 nuovi casi in 24 ore, il livello giornaliero più alto da quando è iniziata la pandemia. Sono 1.081 i morti legati alla pandemia registrati negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore. (Il Mattino)

Da oggi sono autorizzati nello stato di Rio de Janeiro gli allenamenti individuali. E poi molti di loro devono giocare per poter guadagnare e mantenere le famiglie". (la Repubblica)