"Il lockdown ha danneggiato il cervello dei ragazzi": farsa o ammissione? ▷ Prof. Frajese: "In realtà si stanno giustificando"

Un recente studio condotto dall’Università di Stanford ha rivelato che il lockdown e la pandemia da Covid-19 hanno avuto effetti significativi sullo sviluppo cerebrale degli adolescenti, accelerando processi di invecchiamento tipici dell’età adulta. Le restrizioni, l’isolamento sociale e lo stress causati dall’emergenza sanitaria hanno portato a cambiamenti anatomici nel cervello dei ragazzi, riscontrabili in particolare a livello di corteccia prefrontale e amigdala, aree legate all’elaborazione delle emozioni e alla regolazione dello stress. (Radio Radio)

La notizia riportata su altri media

Questo fenomeno, osservato in situazioni di forte stress cronico, pare avere effetti negativi sulla salute mentale futura. I ricercatori hanno esaminato 160 adolescenti, riscontrando un assottigliamento eccessivo della corteccia cerebrale, particolarmente evidente nelle ragazze, mentre nei ragazzi è stato limitato alla corteccia visiva. (la VOCE del TRENTINO)

Studio: la pandemia ha accelerato lo sviluppo cerebrale dei giovani (Umbria Journal il sito degli umbri)

La restrizioni sociali hanno causato una maturazione cerebrale accelerata di 4,2 anni nelle ragazze e di 1,4 anni nei maschi. Il lockdown ha avuto un effetto deleterio sul cervello dei giovani. (L'Opinione delle Libertà)

Il cervello degli adolescenti «invecchiato» per i traumi del Covid

A risentirne maggiormente sono stati gli adolescenti che, durante il periodo Covid, hanno visto accelerare il processo di maturazione del loro cervello. Lo confermano i ricercatori dell'Università di Washington, a Seattle, evidenziando come le restrizioni sociali abbiano velocizzato la maturazione celebrale di 4,2 anni nelle femmine e di 1,4 anni nei maschi. (Luce)

La pandemia di Covid-19 e le restrizioni imposte durante i lockdown hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo cerebrale degli adolescenti, accelerando il processo di maturazione. Un recente studio condotto dall’University of Washington di Seattle e pubblicato sulla rivista dell’Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti (PNAS) ha evidenziato che il cervello delle ragazze è ‘invecchiato’ di 4,2 anni, mentre quello dei ragazzi di 1,4 anni. (isnews.it)

Che la pandemia da Covid-19 abbia impattato sulla salute mentale degli adolescenti è risaputo. È emerso che gli effetti delle misure restrittive imposte dall’emergenza pandemica hanno provocato uno sviluppo cerebrale accelerato, rispetto all’età anagrafica, di circa 4,2 anni nelle ragazze e 1,2 nei ragazzi. (Corriere della Sera)