La tragedia di Leo, tormentato dai bulli si uccide a 15 anni con la pistola del papà
SENIGALLIA. Dal secondo giorno nella nuova classe hanno iniziato a sfotterlo per il suo cognome. Gli strizzavano i capezzoli, lo colpivano nelle parti intime. Gli facevano una voce effeminata. Gli dicevano cose talmente orribili che, quando Leonardo Calcina si è confidato con i genitori, non ha voluto nemmeno ripetere, perché era un ragazzo educato. Quando sua madre Viktoria lo credeva vivo e sap… (La Stampa)
Su altre fonti
Nella notte, dopo la scomparsa del ragazzo, la madre aveva messo nero su bianco dai carabinieri i nomi di chi lo prendeva in giro. (Fanpage.it)
Il 15enne si è tolto la vita il 14 ottobre all'interno di un casale a Montignano, frazione di Senigallia, utilizzando l'arma di ordinanza del padre. La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. (Sky Tg24 )
Proseguono le indagini. Aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. (infodifesa.it)
Leonardo, quindici anni, studente al secondo anno del professionale «Alfredo Panzini», indirizzo turistico-sportivo, li ha percorsi in tuta nera e infradito, ciò che indossava quando ha salutato il padre come faceva ogni sera: «Buonanotte, sogni d’oro». (Corriere della Sera)
Gesto estremo (LaC news24)
Il giovane, si apprende, era perseguitato da insulti continui da parte di alcuni compagni, si era confidato con i genitori, tanto da spingerli a rivolgersi alla scuola per chiedere un intervento. Nonostante il sostegno familiare, il giovane non ha retto al peso di quella sofferenza. (la VOCE del TRENTINO)