I balletti mediatici di Meta tra visori e occhiali

I balletti mediatici di Meta tra visori e occhiali Mark Zuckerberg sfodera altri device indossabili: mentre taglia il prezzo del Quest 3 ne propone anche una versione budget e, parallelamente, alza il velo sugli Orion, occhiali olografici con interfaccia neurale che però non saranno mai commercializzati Anche se i visori di Meta sono stati un mezzo flop, la Big Tech di Menlo Park continuerà a produrre device indossabili ancora a lungo. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altre testate

Con un approccio incentrato sull’accessibilità e l’integrazione nella vita quotidiana, Mark Zuckerberg ha delineato una nuova era dell’informatica, plasmata dalle tecnologie di realtà aumentata (AR) e dall’intelligenza artificiale (AI). (Data Manager Online)

Questo dispositivo, ancora non in vendita, pesa meno di 100 grammi e combina intelligenza artificiale con un avanzato sistema di input basato su voce, gesti e tracciamento oculare. Definiti come "gli occhiali più avanzati mai creati", gli Orion promettono di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo digitale. (La Gazzetta dello Sport)

E Mark Zuckerberg ha aspettato gli ultimi minuti del discorso con cui ha aperto Meta Connect, l’evento annuale della sua azienda, per mostrare la cosa più stupefacente fra quelle cui sta lavorando la compagnia di Menlo Park: si chiamano Orion, sono un paio di occhiali olografici per la realtà aumentata e rischiano di mettere in seria difficoltà sia Apple sia Neuralink. (la Repubblica)

Anche se ancora bisognerà aspettare prima che venga messo a punto un modello per la vendita, Meta è pronta a scommettere di avere creato "gli occhiali a realtà aumentata più avanzati di sempre". (Fanpage.it)

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Durante il Meta Connect l’azienda di Mark Zuckerberg ha presentato ufficialmente dei nuovi smart glass, già definiti come “gli occhiali più avanzati che il mondo abbia mai visto". (Fastweb Plus)