Scontri a Torino, i timori del sindaco Lo Russo: «Disordini inaccettabili, la violenza è da condannare sempre»
Dopo l’ennesima protesta di piazza, culminata nelle tensioni tra forze dell’ordine e lo «spezzone studentesco», la parte di corteo animato anche dai centri sociali, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo dichiara: «Esprimiamo ferma condanna per i disordini. La violenza è da condannare, sempre, e non ha nulla a che vedere con il legittimo diritto di manifestare democraticamente e pacificamente le proprie idee. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ancora una volta la città di Torino vive scene di periodi bui che speravamo tutti fossero dimenticati. Gli antagonisti, da perfetti burattini, dimostrano di seguire alla lettera gli incitamenti alla rivolta sociale lanciati nelle scorse settimane dal segretario generale della Cgil Landini e si scagliano contro le forze dell’ordine bruciando foto del presidente Meloni e di alcuni ministri. (La Voce del Patriota)
Le opposizioni chiedono invece al governo di ascoltare le voci provenienti dalla piazza e a modificare la manovra. (Italia Oggi)
Poco dopo le 9, da piazza XVIII Dicembre nei pressi di Porta Susa, è partito il corteo dei sindacati per la manifestazione regionale organizzata da Cgil e Uil Piemonte, con arrivo in piazza Castello. (La Repubblica)
Torino, i manifestanti danno fuoco alle sagome di Meloni e Salvini (La Stampa)
"Continua a seminare violenza - ha detto il senatore di Forza Italia - ha ferito centinaia di poliziotti e carabinieri in Val di Susa perché sono No Tav. Poi ha tirato il bombone venti giorni fa che ha fatto ricoverare venti poliziotti". (Liberoquotidiano.it)
Sono avvenuti vicino alla stazione di Porta Nuova, in via Sacchi, in centro città, dove i manifestanti hanno cercato di entrare sfondando il cordone di polizia. Scontri tra forze dell'ordine e antagonisti che hanno partecipato allo "spezzone sociale" del corteo per lo sciopero generale a Torino (LaC news24)